BASA

- I O - archi , testîmonii della grandezza romana ; qua turriti ca– stelli ergentisi corne nidi d'aquila sopra orridi dirupi rievocano alla memoria la vita marziale del medioevo ; mentre graziosi manieri perduti nei verdi piani ricordano piccole corti, albergo delle arti e della cortesia nei secoli a noi più vicini ; cd i chiostri fantasticamente severi , gli ospizj avanzantisi fino al lcrnbo delle nevi perpetue, pre– murosi d'offrire un ricetto ed un pane al pellegrino, che sta per varcare i confin i della nostra patria diletta, le aguzze cuspidi dei campanili, che d' ogni parte si librano al cielo, proclamauo, chc, corne in passato, cosi, mercè le cure di vigili pastori, ancora oggidi vive a conforto dei cuori quella fede, la quale nutri un S. Benedetto , un S. Colombano, Llll S. Bernardo . Ma fra tante memorie il clesiderio di sapere, il q uale rassomiglia alla setc dell'acqua della fonte, di. cui parla il Vangelo, non è pago ancora . In qu esti giorni, aprendo un libro d'un giovane dotto teclesco, il Dr Darmstadter, in– torno ai beni demaniali posseduti dagl'imperatori durante l'alto medioevo nella Lombardia ecl in Piemonte (Das Reichsgut in der Lombardei und Piemont. 568-1250. Strassburg, Trübner, 1896), mi clomandai, se anche qua, nella valle cl 'Aosta, corne su lle alpi Lombarde e Venete c sui dorso del! 'Apennino Li gure e Toscano, si siano estesi quegl'immensi latifondi irnperiali, composti il più spesso di selve, i quali vollero, ma non poterono essere bal uardo inespugnabile della poteuza nordica in Italia . Ma che intese significare l' A. teclesco coi nomi Reichs– gut, Krongut, i quali, pur non essendo sinonimi, ho osalo tradurre addirittura coll' unica espressione « demanio im– periale >> ? È noto, che gl' imperatori romani nel medioevo, dopb aver reclamato per sè le principali funzioni dello Stato antico, cioè l' arnministrazione della giustizia, la

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