BASA

I7 - Allo spuntare del secolo IX Carlo Magno rialzà l'Italia caduta sotto il peso brutale dei Longobardi, si sforzà con impulso meraviglioso a restaurare la cu ltura antica in tutto l'occidente e rinnovà l'Impero, il quale parve <lover diventare più vigoroso ancora che l'antico, perchè si era innestato sul ceppo Yivificatore della religione cristiana, aveva voluto riunir sotto di sè, corn' erano già riuniti sotto una sola Chiesa quanti uomini fossero per diventare cri– stiani . Ma non v'è forza di principe, che basti contro il moto provvidenziale, il quale innalza l'umanità verso sem– pre nuovi destini : benchè l'Impero risorto avesse riav– vivato il pensiero di una grande unità politica, rimasero tuttavia il regno dei Franchi e quello dei Longobardi , prima congiunti nelle mani di Carlo Magno, poi disgiunti in quelle dei figli di lui, infine ostili uno all'altro per opera dei suoi discordi nipoti. In questa nuova scissione la valle di Susa passà a far parte del regno d'Italia ; la valle di Aosta invece restà franca ; quando si formà il regno di Borgogna, diven11e borgognona e borgognom1 rimase a lungo. Fra questi mutarnenti probabilme11te caddcro in ab– bandono le m1mere, aperte c1all'i11telligente operosità romana, la città di Aosta vide incominciar la rovina dei suoi monumenti classici, le vie stesse, percorse di rado e furiosamente, soffersero le prime ingiurie ; ma il demanio imperiale, disciolto anch'esso, 11011 a11dà certo devoluto in pro ' dei vinti Romani. I barbari, corne dappert utto altrove, cosi anche qua pretesero una parte delle terre o dei frutti di queste ; i r e loro vollero una parte speciale più cospicua, cosi il latifondo imperiale si trasformo nella « pars regum >>. Questa (( pars regum », allorchè Carlo Magno fu procla– rnato imperatore, ridivenne in certo modo demanio impe– rial e, perchè il re dei Franchi e l'imperatore erano diven- 2

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