BASA
- XLIII - pellegrini Va1dostani dicevano tutti in patois: Nos allein vire le S.t Suerro. Andiamo a vedere la Santa Sindone. Da quanto fu detto sopra, possiamo trarre, mi pare, le se– guenti deduzioni : 1" Che ne'l 1380, al tempo di Amedeo VI, vi era un Casato nobile, un personaggio distintissimo, che portava il titolo di Maresciallo di S. Suerro, «della Sawa Sindone ». 2• Tale personaggio era tenuto in cosi alta stima e conside– razi:one nella Corte Sabauda, da meritarsi un dono di spe– ciale distinzione, quale era realmente un grande dest.triero. 3° Non basta: tale destriero dove,va avere una cop.erta di palll– no verde di Aubeville, recante ai quattro angoli gli scudetti colle armi di Casa Savoia, in rosso di Aubeville ed in biainco di S.t Lou, p1anni rinomati e 1ricercati. 4° Di più tale destrie 1 ro doveva avere un'altra coperlla• di telli., per usarla tutti i giorni, riservaindo la prima per le occa– sioni solenni. 5° Finalmente, per comperare e presenftar:e tale ricco dQ!Ilo, il Conte ne affida l'incarico nolll ad un domestico o messag– gero qualunque, ma sceglie due personaggi di molto ri– guardo, il nobile Michele des Crue·s e Pietro Coisson, am– bedue segretari del Conte. 6° Notisi inoltre, che nei conti di cassa da me ricopi,ati trovai solo 4 volte, che i doni fatti da Amedeo VI fosseŒ"o accom– pagnati dalle armi o scudetti di Casa Savoia, e cioè: al Re di Francia, al Marchese di Ferrara, ai Viscolllti di Mi- 1ano e Conte di Virtù, ed al Maresciallo di S.t Suerro. Ciô sottolinea e fa vieppiù risaltare la grande stima in. cui era tenuto il Maresciallo di S.t Sue11ro. ......... Possiamo chiederci ora. ·Da chi? Quarudo? a chi? e perchè? fu dato tale titolo cosi onorifico? Credo ne-cessario a questo punto, eSJaminare nelle sue lline·e generali le vicende della Insigne Reliquia della Santa Sindone, sopra i dati forn~fimi dal Sig. Cav. Enrie. 1 soldati della 4a Cr:ociata che nel 1204 p!feseiro la città di Costantinopoli ai Turchi, si impadronircmo anche e sopra– tutto di moltissime e preziose reliquie, che in tale città, erano state portate da S. Elena, dall'imperatore Costant11110 e. dai suoi successori, corne pure dai Crociati anteriori, che liberarono Gerusalemme ed il Santo Sepolcro. Ottone de la Roche, uno dei f1amosi capitani, entrato in
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