BASA

- XLIV - Costantinopoli, venne in possesso della Santa Sindone, e la spedi a suo padre Ponzio de la Roche nella Franca Contea: il quale, a sua volta, l'affidà nel 1206, al Vescovo di Besançon. Tale reliquia fu venerata poi nella Chiesa di Santo Stefano fino al 1349. In tale anno la de:tfa Chiesai fu distrutta da un :Lncendio, che parzialmente danneggià pure la Santa Sindone, la quale perà, venne salvata a tempo. Nel 1350, la Santa Sindone compare a Litrey, nel Delfinato, detto allora Luiriou in patois. Anzi, verso il 1353, il Sire di Lirey fece costruire una chiesa per collocarvi degnamente la Sairnta Sindone ed eresse una Collegiata di Canonici per cu– stodirla ed in tale Chiesa i fedeli v.ennero in folla per onorarla. Poi il suo culto, per varie ragioni, fu sospeso fino al 1389. ln vista poi delle continue guerre da cui tale regione era travagliata, i Canonici di Lirey, temendo che la insigne reliquia venisse trafugata o distrutta, l'affidarono ad Umbe rto de La Roche (generale e successore di Gottofredo II di Charny), e fu messa nella piccola Cappella di Buessard nella Ilorgogna, sui confini della Savoia, dove· rimase sino al 1449. Margarita di Charny vedova di detto Umberto de La Roche, dopo la morte del marito, divenne depositaria della insigne reliquia. Essa la porto in varie contrade, persino nel Belgio: e di rita:rno nel 1452 la deposità alla Corte di Chambéry, che era allora nel grande e forte Castello, fatto rifabbricare dal Conte Verde ed in seguito la cedette ad Anna di Lusignano, sposa di Ludovico 1 Duca di Savoia. Da allora tale insigne re– liquia è custodita gelosamente dalla Corte di Savoia, prima in Chambéry, poi, dopo vari pellegrinaggi, a Torino, che ha tuttora l'onOI:e di averla. A questo punto, mi permetto di far notare, per la storia, che, nei conti di Cassa di Amedeo VI da me copi.ati, figura tre volte il nome di Umberto, Sire di Luyriou o Liuriou (in latino Luyriaci) che sarebbe il Lirey moderno. Dobbiamo da cià dedurre che Umberto di Luyriou era nel 1380 feudatario del Conte. Fin qui, i dati sono certi. Mi basti per ora di aver segnalato e provato che tale titolo esisteva nel 1380. Non è detto che gli studiosi, frugando ,negli archivi, .non arrivino un giorno - che tutti ci auguriamo vicino - di tro– vare i documenti di questo nuovo titolo di vera nobiltà, che deriva da una reliquia cosi veneronda. Tori.no, 1" Marzo 1939.

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