BASA

210 Acad~mie Saint Anselme p::eudonimo chiamava la celebre autrice di Seduzione, che pur D'Annunzio ammirava. (3) A Fiery troviamo dunque un Gozzano che già aveva àato il meglio di sè e nel 1908, per quanta già colpito dol male che lo porterà a lla tomba, ancora spera di mettere alla sua salute «un buon rattoppo "· (4) In quell'anno sua madre, che egli amava con somma devozione, ancora non gli clava quelle preoccupazioni che vediamo poi sempre presenti nelle lettere che vanno dal- 1' anno successive : questa godeva ancora buona salute. Anzi, e lla , che aveva passione per la ribalta, cosi da me– ritarsi <>ulle scene del Teatro Carignano di Torino e del Nazionale d i Genova il plauso di Claudio Leigheb e di Flavio Andà quale protagonista della Partita a scacchi del Giacosa, di Scellerata di Rovetta e della Figlia di Jefte e del Cantico dei cantici di Cavallotti; la sera del 24 aprile 1908 ancora aveva recitato al Teatro Scribe di Torino (5) ir. Goldoni e le sue sedici commedie di Paolo Ferrari. La vita dunque ancora sorrideva a l nostro poeta. Ama– lia Guglielminetti, ce lo conferma Antonietta Fosson, sia i:;ure in una breve apparizione, era venuta a trovarlo sin qui, e la compagnia degli amici che con lui villeggiavano a l « Bellevue ,, gli procurava « quell 'illusione che giova qualche volta meglio del creosoto e del chinino ,, (6). Per questo, dopo essere stato « imbalsamato a furia di inie– zioni aromatiche », corne scherzosame nte scriveva al De Frenzi (7), i celebri clinici Maragliano e Pescarolo gli ave– vano consigliato la montagna, ond'è che , mentre trascor– reva l'inverno sulla Riviera di Levante e le medie stagioni nella villa di Aglié, peregrinà d'estate a Ceresole Reale a Noasca, a Brusson, a Champoluc, a Fiery, Viù, a Gres– soney ed ancora a Brusson ed a Fiery. Son tutti luoghi de lle nostre Valli ch e h anno ospitato uomini illustri, tanto che se si scrivesse la storia della vil– leggiatura sulle Alpi piemontesi per il periodo che va

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