BASA
Acad~mie Saint Anselme 2ù dalla seconda metà dell'ottocento al principio del nove– cento alla vigilia della prima grande guerra mondiale, ne verrebbe fuori la storia di un mondo artistico e letterario che va fra i più famosi, anche a tacer di Carducci che, sommo sopra ogni altro, nella Valle d'Aosta, corne ha an– cor recentemente ricordato Augusta Grosso riportando una lettera di lui al genero, al suo vecchio cuore gli si ara « riaperta la vena della poesia "· (8) Ad una tale storia la piccola Fiery darebbe da sola più di una pagina. Nella vita semplice di ogni giorno, nella quale per il pranzo all' « Hôtel Bellevue », servito ad una grande tavola alla quale erano ammessi tutti gli ospiti di passaggio, non era necessario mutarsi d'abito, ancor dopo i tempi di Giu– s&ppe Giacosa, si incontrarono i maggiori nomi del tempo : Sem Benelli, Pastonchi, Gozzano, Borgese, Antona Tra– versi, Serao, Gotta, Falchetti, Toscanini, Canonica, Ferrero, Albertini, Frassati e Murri. Ricarda Maria Borgese che « certi pomeriggi, sullo spiaz– zato davanti all'albergo, fra conversazioni letterarie (la politica non aveva speciali simpatie), Giannino Antona Traversi, arrotando fino all'inverosimile tutte le erre, po– tc:o•v0 esaltarsi fanciullescamente ad una partita a bocce con l'imbattibile Alfredo Frassati o con qualche altro, gior– nalista o scrittore. « Il giovane Salvator Gotta lo vedevi intento a fabbricare con legnetti leggeri un mulino ad acqua per la gioia d'un bimbo. « Romolo Murri, che proprio in quei giorni aveva gettata la tonaca alle ortiche, leggeva non certo il breviario; ma per la verità, con quegli occhiali a stanghetta metallica, tutto vestito di nero, con le grosse calze di cotone fatte a mano, e nonostante il berretto a scopola, mai era sembrato più prete di cosl. Allegro, del resto, e piacevolissimo con– versatore.
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