BASA

6 G. DONNA D'OLDENICO al De Jordanis, al Cordero di Pamparato, al Durando, al Baudi di Vesme, al Tallone ed al Patrucco, videro la luce, proprio a cominciare da quel Bimillennio di Eporedia, nella Biblioteca della Società Storica Subal– pma. Dal 1905 al 1923, ossia fi.no all'epoca della sua sop– pressione, fu membro della Commissione Provinciale di Beneficenza. lntanto, fattosi poi apprezzare per la sua capacità amministrativa e per la sua sensibilità politica, venne eletto Consigliere, quindi Assessore e poi Sin– daco della sua città. Le deliberazioni comunali di 1vrea rivelano la dirit– tura del suo carattere nonchè quella che fu la sua co– stante preoccupazione per il pubblico bene, unica di– rettrice di una amministrazione nella quale, al di fuori di ogni demagogia, corne di ogni dittatura, col prestigio personale prevalse il più puro sistema democratico, lon– tano da intemperanze corne da ogni conformismo di cui oggi purtroppo conosciamo ben deplorevoli esempi . La sua pubblica affermazione si è poi stabilita prin– cipalmente cou il suo interessamento alle sorti dell' agri– coltura canavesana della quale prese massima cura corne Presidente del Comizio Agrario di Jvrea sin dal 1909 . Ricordiamo che, al cessare delle vicende politiche del Risorgimento, ebbero inizio vicende sociali con note– voli manifestazioni nell' ambiente rurale che, sia pur con espressione diversa da regione a regione, furono tutte riassunte col nome di « questione agraria )), Sono i tempi nei quali le varie categorie economiche si com– pongono in associazioni sindacali, e nei quali sorgono i primi consorzi, le prime cooperative e casse rurali: sono quelli nei quali, per effetto dei mutamenti della tecnica colturale, <lei mezzi di trasporto e delle fonti di energia, corne delle varie crisi d~l commercio euro– peo, avvengono mutamenti fondamentali in quello che è il carattere tradizionale della nostra agricoltura. Tut– tavia furono i tempi in cui la sollecitudine per l'agri– coltura si manifestava nelle opere di società agrarie e di scrittori di cose agrarie che, in Piemonte, hanno con-