BASA

10 G. DONNA D'OLDENICO Legislatura, che avvenne nel 1921, quale candidato della Democrazia Liberale e con una affermazione di ben 92.347 voti. Alla Camera fece parte della Commissione permanente dell 'Istmzione e delle Belle Arti. Riconfermato al Parlamento anche nella XXVII Le– gislatura, era logico che la sua preparazione Io portasse a far parte del gruppo agrario, gruppo che corne egli dichiarava, si proponeva di essere « l'assertore dello sviluppo della piccola proprietà e fautore di ogni effi– cace aiuto atto a favorire la classe dei piccoli e medi pos– sessori e coltivatori, il cui avvento dovrà il legislatore facilitare col promuovere migliori condizioni d'ambien– te, largo credito ed a mite interesse per i miglioramenti fondiari, per favorire quell'istinto della proprietà, ali– mentatore perenne dello spirito di iniziativa, per cui possano avere i lavoratori della terra la loro parte di vita, di henes~ere e di influenza , col togliere tutte quelle barriere che possono arrestare le tendenze ad un as– setto sociale più giusto ed umano, che deve venir reso più prossimo e duraturo collo spingere l'azione stimola– trice dello Stato, coll'accret'icere la coltura ed il largo e generoso spirito della cooperazione agraria )) . en Scaduto il suo secondo mandato parlamentare, si occupo ancor più intensamente di problemi agrari. Fu Presidente del Comitato Provinciale di Sconto dell'Istituto Federale di Credito Agrario, e memhro del Consiglio di Amrninistrazione dell'Istituto Sperimentale di Fitopatologia. Per la sua attività nel campo culturale venne norni– nato membro dell' antica Accademia di Sant'Anselmo di Aosta e, per quella nel campo agrario, venne nominato membro dell'Accademia di Agricoltura di Torino, prima in qualità di corrispondente, il ] 8 dicemhre 1921, e poi quale Ordinario, il 26 gennaio 1936. Dell' Accademia di Agricoltura porto alto il prestigio corne uno dei più appassionati promotori della Facoltà (3) C. A. QUILICO, Il Gruppo Agrario alla Camera, discorso, 1926.

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