BASA
24 G. DONNA D'OLDENICO necessita il sen so dell ' amore e della fratellanza di Pietro Chanoux. * * * Vi è nell'infanzia del celebre abate un episodio che esprime la grandezza del suo cuore e ch e non possiamo tacere. Aveva for se quindici anni quando , con un gruppo di devoti si reco al celehre santuario di Oropa , ove la fama dei miracoli richiamava p ellegrini da ogni parte del Piemonte ed in particolare della Valle d ' Aosta. ln questa infatti tutt ' oggi i sentimenti aff etti vi ver so la Vergine oropea muovono le popolazioni a percor– rere dalla valle del Lys a quella d ' Oropa , il sentiero che , nei secoli , i padri hanno battuto alla ri cerca della casa di Maria , snodando sugges tive t eorie di alpigiani in policromi costumi che inspirano l ' arte di Lorenzo Delleani il quale li raffi guro sfila n ti in mulattiera del lago del l\iucrone , verso le nebbie legge re , contemplati dallo sguardo sognante delle mandri e pa scolanti. (2) Mario Trompetto cbe ha narrato la stor ia del pa– storello Chanoux in pellegrinaggio ad Oropa di ce ch e la sua andata a quel Santuario è da fi ssar si tr a il 1840 ed il 1845. Là , in quel giorno o due che ri mase davanti all'altare della Madonna nera , si deci ~ e il destino di Chanoux , alla cui an ima ancora ignar a si svelo il se– greto della sua vocazione. << Parti da Oropa corn e trasformato ; il ra gazzo taci– turno era diventato corne d ' un subito lieto , cornuni– cativo . - Ma che t'è venuto addo sso? - gli chiedevano le donne. (2) Nella stessa Champorcher era profondamente sentita la poesia dei miracoli che la Madonna dispensava da! suo ~acello eusebi ano sui monti Oropa. Su un fi anco di quel sacello, ancor a attualmente una la – pide ricor da la miracolosa guari gione concessa nel 1669 al par alitico Giacomo Vallet di Champorcher: «Jacobus Valet Champorchiensis, dio– cesis Augustae Pretor iae, totus convulsus corpore, natu ralibus dest itutus officiis, octodecim annis immobilis jacuit in presepio. Oropeam Vir– ginem implorans, sanitati momento restitutus, beneficio gratus, adorat, Anno Domini 1672 ». La guarigione venne documentata da verdetto del luglio 1672 di un a commissione di medi c i appositamente nominata.
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