BASA

26 G. DONNA n'oLDENICO insieme le prime glorie di quel Club Alpino che nel 1863 , il suo quasi coetaneo Quintino Sella ( 4) aveva fondato , a Torino. Egli vedeva l ' influenza che l ' alpinismo ha nella for– mazione del carattere, onde il Sella scriveva: (( Giova qualche volta sollevar si wlle cime alpine, e di là con– templare la magnificenza delle bellezze della natura e la maestà dei suoi ouori , ove l ' animo si innalza ai pen– sieri del hello e del grande. Il sentimento del hello e del grande, dopo aver agito sull ' intelletto , per quella misteriosa armonia che è tra le facoltà umane , opera sui morale. Fate l 'esame di coscienza , alpinisti provetti. Non accade mai che un pensiero men nobile venisse ad oscurarvi l'animo sopra una vetta alpina )). Le Alpi sono scuola di prudenza , di previdenza e di costanza . << I momentanei slanci non bastano ner riuscire. Vuolsi saper durare , perdurare e soffrire ;. Nei primi vent'anni in cui fu Re ttore <l ell' Ospizio il Chanoux scalô viù volte tntte le ounte circostanti , ed in particolare q~1e1Je del massiccio- del Rutor tantochè , questo, veniva detto (( son domaine )). Per la montagna egli era acceso d 'amor e e ad essa si ispirô la sua poesia: "Je ne connais d'autre lyre que les monts , la neige et le vent ... ]'ai vu sur mon roc solitaire passer les hommes , les froids et les vanités de la terre sans voir la trace de leurs pas ! '' Come uomo di scienza fu anche l ' archeologo del Colle. Attratto dagli studi, che in quegli anni andavano compiendo sui luogo il Promis ed il Blanchet , mise in luce le fondazioni degli edifici adibiti alla antica man- (4) Nato nel 1827.

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