BASA

IN MEMORIA DELL' ABATE CHANOUX 33 pressione: « Cette destruction de la maison hospitalière et du jardin La Chanousia r eprésentera toujours à toute l ' Europe l ' aberration de not1·e génération du XXme siècle et les conséquences horribles d ' un e guerre fratri– cide et infâme ». (9) Fra tanta rovina noi oggi sentiamo viva e dolorante la prnsenza dell ' abate Pietro Chanoux, nobile figura di Cavaliere Mauriziano , del quale il 10 f ebbraio di que– st' anno ricorse il 50° anniver sario della morte. Par di vederlo quel volto incorniciato dalla barba e dai lunghi capelli d ' argento , cosi come ci appare nel bel ritratto lasciatoci dal pittore Carlo Cane, inginoc– chiato sulle aiuole del suo disfatto giardino, corne pi~esso ad una creatura morente, ad accarezzare con Io sguardo quello che fu il mistero dei fiori della sua bella Cha– nousia e per i quali ehbe una infinita tenerezza. Quella tenerezza per cui soffri "~a quando i turi sti strappavano anche una sola delle moite violette che a luglio infio– rano gli alti pascoli, quella che , già vecchio, a prima– vera , ancora lo spingeva ad affaticarsi per spargere ah– hondante fieno intorno aile tane delle marmotte affinchè ques te, svegliandosi esaurite dal lungo letargo inver– nale, trovassero subito di che nutrirsi. La stessa tenerezza che lo legava a Champorcher , suo paese natale , ove con l ' abate Gorret si fece scal– pellino per incidere sulla roccia del Grand Escalier l 'epigrafe a ricordo dell 'apertura del passo fatto fare nel 1862 da Vittorio Emanuele II, corne per far rico– struire, nel 1880, la cappella dedicata a Nostra Signora della Neve sulle rive del Lago Miserin. Giovanni Donnà d'Oldenico (9) J. BosoN, Paléographie Valdôtaine, IIIe partie, Spécimens des documents et chartes des XVIIe - XVIIIe siècles, Imprimerie Itla, Aoste 1952, a pag. 126.

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