BASA

CARLO EMANUELE 1 E IL TRATTATO Dl LIONE 59 aperta; si puo comperare in grosso; quasi tutti sono di 5 questo umore )) . Le sommosse della Provenza spingevano l'animo bel– licoso del giovane principe all'azione, ma René de Lu– cinge, con la consueta oculatezza l'ammoniva che non era ancora tempo di scoprirsi, perchè tutti si sarebbero mossi contro un invasore e Io consigliava di aspettare « la morte del re e il conflitto per la successione ))•. Scomparso tragicamente Enrico HI (2 agosto 1589), l'accortezza politica di Enrico di Navarra Io porto al– l'abiura della fede calvinista (1594), che gli fu più utile che il vincere cento battaglie. Il papa Clemente VIH, dopo tanti anatemi , accetto la sua abiura, Io riconobbe corne sovrano legittimo e Io benedisse; il 17 gennaio 1595 Enrico IV, alleatosi con Olanda , Inghiherra e i principi protestanti di Germania, dichiarava guerra a Filippo JT, proclamando che la sua causa era comune a tutta l'Europa, minacciata dall'am– bizione sfrenata della Spagna. Le ostilità durarono quat– tro anni, durante i quali il duca sabaudo, alleato del re spagnolo, subi danni assai gravi, specie ad opera delle truppe del duca di Lesdi~uières e ben pochi aiuti ebbe dal suocero Filippo TI. A stento riusci a conser– vare il marchesato di Saluzzo e qualcb e piazzaforte in Provenza, mentre i Francesi occupavano il Bugey, la Bresse e, in Piemonte , il forte di Exilles. Clemente VIII desiderava por fine alla guerra non solo per l' onore che ne sarebbe derivato alla S. Sede, ma soprattutto perchè la pace avrebbe rotto l'alleanza di Enrico IV con Elisabetta d'Inghilterra e i principi protestanti e avrebbe impedito altresi il consolidamento della Repubblica delle Sette Provincie Unite. Le trattative di mediazione cominciarono nell'in– verno del 1596-97 per mezzo del Card. Alessandro de' (5) D. CARUTTI, op. cit., p. 433. (6) D. CARUTTI, op. cit., p . 434.

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