BASA
60 C. FIORE Medici , nunzio apostolico a Parigi e di fra Bonaventura da Caltagirone, mandato a tal fine a Madrid dal ponte– fice. Dopo lunghi negoziati condotti n el perdurare di azioni beiliche, si giunse finalmente alla stipulazione della Pace di Vervins (2 maggio 1598). Presiedeva l'alto consesso il card. AJ essaµdro de' Medici , mentre erano plenipotenziari per Filippo II il nipote cardinale Alberto d ' Austria, J ean Richardot , presidente del consiglio privato, Gian Battista de Tassi s, consigliere di Stato e Luigi Werreyken; per Enrico IV, Pomponne de Bellièvr e, consie;liere di Stato e Nicolas Brulart de Sillery, presidente del Parlamento di Parigi. Rappresentava il duca Carlo Emanuele, Gaspard de Genève, march ese di Lullin , l'overna tore del ducato di Aosta e della città d'Ivrea, il aunl e da Bruxelles scri– veva al suo signore : << Vostra Altezza , si persuada che le sue ragioni sonra Saluzzo saran no mal sostenute da~li Spagnoli, i quali vogliono pace ad ogni costo... La Spagna che difende poco il suo , difenderà meno quello di Vostra Altezza )) 1 • Il marcbese di Lullin otterme di presentarsi al Con– gresso solo un rnese dopo la prima adunanza, quando i principali articoli del tnittato erano io!:ià formulati : pe– rorô tenacemente la causa sabauda ed ottenne cbe la questione di Saluzzo fos se commessa ad un arbitrato del Papa. L'art. 24 del Trattato stabiliva ch e il duca rendesse al re di Francia , entro due mesi, la città e il castello di Berre (Provenza) senza demolirvi le fortificazioni fatte , o pretendere rimhorso per tali spese . L'art. 26 precisava che << pour les autres différends)), il re di Francia e il duca di Savoia (( consentent et ac– cordent pour bien de paix, qu'il s soient r emi s au juge - (7) D. CARU TTI, op. cit., p. 480.
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