BASA

74 C. FIORE nuele s'illudeva di potervi ancora apportare d elle mo– dificazioni. P er tutta la notte fu una consultazione affan– nosa e segreta , n el timore che la notizia giungesse al Re , prima fra il Legato e i deputati , e poi fra questi e l'ambasciatore di Spagna , il cui parer e volevano sen– tire, prima di prender e una decisione ch e poteva costar loro la testa. Poichè anche l 'ambasciatore sosteneva col Legato che la r evoca ducale doveva ritener~i giunta troppo tardi , i plenipotenziari Ren é de Lucinge e conte Arconati , ricevuta p er i scritto a ssicurazione del Legato che « bisognando , and er ebbe egli in p er sona dal duca a farlo qu ietare )) ", decisero finalmente di sottoscri ver e il trattato corne fecero la mattina del 17 genn aio 1601. Avuta comunicazione della firma del trattato , il duca diede in smanie e minac~io di mozzar il capo ai pleni– potenziari trasgr essori dei suoi ordini: il conte Arco– nati fuggi a Milano , ma non molto dopo potè r ecupe– rare la posizione perduta presso il duca. Invece proprio il più e&perto e valente uomo della classe politica savoiarda venne « bruciato )) in quella vicen<la. Il signore des Allymes non si piego all ' ordine di Carlo Emanuele I di presentarsi a lui p er « tocu– sarsi )) . Egli , che in un suo scritto aveva detto: « ... on porte plus impatiemment les déplaisir s que l ' amy pro– cure que les ruynes entières que l'ennemi nous fait )), soffri l ' amarezza del distacco e la sci o il servizio del duca , si ritiro nelle su e terre della Bresse e non volle più saperne nè di cose sabaude nè di lusin ghe francesi 20 • Da quel momento si limito ad annotare i risultati delle sue esperienze politich e e le su e opinioni. Eccezionale fu la levatura politica di quest ' uomo , f edele al proprio sovrano, secondo nn costume, non di dipendenza o ·- p eggio ancora - di senilismo , ma di collaborazione ad un comune compito nello Stato. (19) G . V ITA, art. cit., p. 82. (20) L . M ARINI, art. cit. in nota 2, fas c. III, p . 359.

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