BASA

16 R. BETTICA scrittore di polso, senza gli orpelli e gli adescamenti ai quali si abbandonano moiti scrittori d ' oggi. Fu, scri– vendo , soprattutto un maestro , che voleva esser e capito , tutto ed in tutto: ed è , percio , a volte, proli sso, mono– tono, e, troppo spesso, ripetentesi. Ma questo è , caso mai , un difetto per eccesso , di abbon<lanza , e , percio , più d'un pregio , una virtù , che un difetto. E , se Fran– cesco Casnati cita, a presentare un Gemelli scrittore, il saggio L'unità del mondo cristiano nel Medioevo ed il volume Il Francescanesimo, io penso, per presentare un Gemelli poeta, a quel libretto, San Francesco d' As– sisi e la sua gente poverella, la cui prima parte e la se· conda , in modo particolare, ma tutto quanto , in gene– rale, ci permettono di avvicinarci al cuore di Agostino Gemelli, nei momenti n ei quali , lontano dalla lotta ch'era diventata la vita dell'uomo, lontano dagli etudi severi ed affaticanti , questo cuore poteva p er un attimo di– menticarsi e cantare. Le pagine del libro tremano e palpitano, sorridono e splendono. Padre Gemelli , che non ammirava i ]etterati puri , perchè egli considerava la vita soltanto corne azione , corne lavoro , puo anche essere ricordato, alla sua volta, corne scrittore ( robusto ed impegnativo , proprio perchè non elaborato e non ri – cercato), e corne poeta. Se il densissimo suo volume ldee e battaglie per la coltura cattolica è la storia, più che altro , del suo cervello, ed il monumentale Tl Fran– cescanesinw quella della sua anima , il piccolo , fragile , delicato San Francesco d' Assisi e la sua gente poverella non puo essere che la storia del suo cuore. E della poesia , che egli nel suo cuore aveva dovuto , voluto , soffocare. * * * Signori , concludendo, e cercando di sintetizzare in pochis– sime parole tutto il pensiero e tutta l ' attività di Padre Agostino Gemelli , - con la segreta ambizione, da parte

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