BASA
6 M. A. BENEDETTO ed oculata amministratrice delle finanze e della cosa pubblica, imprenditrice di innumerevoli opere e costruzioni. E il periodo di Jolanda è pienamente integrato dalla bio– grafia di Filippo II il Senzaterra, di questo principe « che sernbra il prototipo dei déracinés ... cosl spesso in rotta con l'ambiente familiare, cosl irrequieto da confondere ambizioni personali e tendenze politiche di varia natura » (COGNASSO), ma la cui condotta , invero spesso contradditoria ed am– bigua, è dalla Daviso giustamente ed acutamente conside– rata provvidenziale in quanto risolse « quasi nell'ambito di questioni di famiglia un urto di interessi politici che avrebbe potuto altrimenti portare a ben più aspre contese di fazioni. In agni casa, poichè la costituzione ancora disforme del du– cato fra Stati più progrediti si prestava a discordie e inge– renze straniere, raopresentà una garanzia il fatto che furono i prlncipi della Casa che si fecero capi un po' di questa un po' di quella tendenza assumendo , al casa , corne si è ripetutamente visto , ara la funzione di contrappeso, ora quella di àncora di salvezza ». E tra le innumerevoli ricostruzioni e di circostanze e di ambienti i più diversi e svariati, la Daviso seppe anche cogliere e sottolineare l'importanza ed il carattere assunto nella seconda metà del sec. XV dalle Assemblee delle due Patrie, transalpina e dsalpina , e metterle debitamente in luce , anticipando quelle sue brevi ma interessantissime Con– siderazioni intorno ai T re Stati in Piemonte, del 1947 _, che a buon diritto richiamà su di lei l'attenzione e l'approvazione dei più esperti conoscitori della materia, chiamati a far parte di quella Commissione internazionale per la storia delle as– semblee di stati che già tante benemerenze si è acquistata in questo campo. Altro merito precipuo della nostra Autrice che larga– rnente contribuisce, com'è ovvio, a valorizzare il tono della sua narrazione è quello della piena padronanza della lingua, che le permette di trame i più suggestivi e potenti effetti . E queste sue <loti, corne non mai, rifulgono nell'introduzione e nella traduzione delle Memorie di PHILIPPE LE COMMYNES,
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