BASA
COMMEMORATION DE M. C. DAVISO .11 tensamente vagheggiare di pater approfondire il tema dal Commynes al Machiavelli; sia perchè a me sembra che, a prescindere dall'affetto tutto particolare che si pone sul per– sonaggio che forma oggetto dei nostri studi, la Daviso doveva sentirselo molto vicino, sia per carattere, sia per stile: l'uo– mo Commynes, « che conosce gli uomini e compatisce le loto follie con discrezione e indulgenza »; l'autore Commynes, « che, con la sua umanità, evoca, vivo e popolato di uomini, vivi, un monda per i più spento e lontano, in cui risuo– nano vuoti nomi senza volta ». « Noi non pensiamo più, corne lui, - conclude la Daviso - che il leggere antiche starie valga a istruire i prlncipi nell' arte di conoscere ed evitare gli in-, ganni, nè cerchiamo nelle vicende umane conferma della giu– stizia divina. Per noi la storia non deve essere un lugubre panorama di morte sul quale sconsolatamente meditare , ma conoscenza di vita che ci tempri all'azione ». Credo spiri– tuale questo, che la Daviso seppe ben mettere in pratica du– rante gli anni più tristi e bui dell'ultima guetta; le montagne valdostane, che già l'avevano conosciuta esperta e valente alpi– nista, la rividero, sempre serena e coraggiosa, nelle dure e rischiose lotte della Resistenza, partecipando vivacemente ad attività politiche ispirate a principi di libertà ed indipendenza, e mostrando anche nel campo dell'azione corne essa si sen– tisse legata ed impegnata alle più nobili tradizioni patriot– tiche della Famiglia e del Paese. Finita la guerra, essa ritornà agli studi ed all'insegna– mento universitario (fin dal 1940 aveva conseguito la Li– bera docenza in Storia Medioevale e nel 1947 ebbe l'inca– rico dell'insegnamento della paleografia pressa le Facoltà di Lettere e di Magistero dell'Università di Torino ), sempre alacre, attiva e generosa dispensatrice di aiuti e consigÜ a tutti quanti, studiosi e studenti, le si rivolgevano; ed i suoi colleghi di esami speciali e di esami di laurea ebbero modo di apprezzarne la cultura, la larghezza di vedute, l'abito critico. Rivolse pure le cure più fervorose ed assidue a riparare dai danni della guetta, a sistemare e riorganizzare la Biblio– teca della Depu tazione Subalpi na di Storia Patria (della quale
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