BASA

Il cardinale Marc'Antonio Bobba 67 il ducato e la diocesi . Da Roma il cardinale seguiva con occhio attenta quanta avveniva in Aosta. Lo testimoniano le numerose lettere scrit– te di propria mano al capitolo ed ai canonici della cattedrale ; carteg– gio che in parte si trova inedito nell'archivio del seminario maggiore di Aosta. In una di dette lettere il cardinale riprende capitolo e canonici, perchè si permettevano di conferire canonicati e cure nei mesi che di diritto erano riservati al Papa e, pet indulto, a lui stesso. Esorta percià i canonici ad astenersi da simili nomine perchè abusive e, nello stesso tempo, pericolose nei loto riguardi. Quindi li invita a revocare la nomina del canonico Piero Andruetto, e di nrcettare quella del Co– letti « atteso che egli è molto utile all'istruttion dei giovani nella dottrina christiana et molto puà supplire nel predicare et edificare ». Riguardo alla cura vacante vuole che accettino la nomina da lui fatta in favore di Pietro Angelini, « sperando che con la buona vita e dot– trina sua sarà di molto profitto al popolo » 166 . I canonici non si sottomisero alla volontà del cardinale che fu, percià, costretto a ricorrere all'autorità del Nunzio. Questi scrisse al capitolo esortandolo all'obbedienza ed al rispetto dei diritti altrui 167 • Il 12 luglio dello stesso anno il Bobba riprende nuovamente il capitolo perchè « fa difficoltà al canonico Ubertino di darli i frutti di quest'anno della sua prebenda sotto pretesto che egli non abbia fatto la residenza dei quattro mesi inanzi S. Giovanni » ; il cardinale insiste perchè il canonico venga retribuito : « a me pare onesto che egli abbia (166) Lettera del Bobba, ms. Arch. seminario maggiore di Aosta. (167) «Ho ricevuto alcuni giorni or sono una Jettera del vostro cardinale, che si lamenta molto perchè ne! mese di gennaio (mese corne sapete riservato al Papa) per la morte di uno dei vostri canonici, abbiate fatta elezione di un altro che vi sforzate di mantenere contro la provisione fatta da! suddetto cardinale, cosa che voi non potete ne dovete fare perchè dovete contentarvi dei mesi di vostra spettanza , nei quali nessuno intende recarvi noia. Usurpando voi i mesi riservati al Papa vi mettete ne! pericolo (oltre per le censure nelle quali incorrete) di attirarvi Io sdegno del Papa e di perdere i vostri privilegi. Mi sembra inoltre che voi com– mettiate un grande errore mostrando cosl poco rispetto e riverenza al vostro cardinale. Voi sapete che l'anno scorso, per la morte di un altro canonico avete fatta la stessa cosa ... vi prego e vi esorto a fine di conservare i vostri diritti e privilegi di tenervi nella grazia di S. Santità e in quella del vostro cardinale perchè in altro modo questi ricorrerà alla giustizia in virtù del suo indulto ». Ms. Archivio del Seminario maggiore di Aosta.

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