BASA

Note agiografiche e liturgiche su sant'Orso 165 14. e 15. - Due esemplari della Vita S. Ursi provenienti «ex Augu– stre Prretorire Archivis » che G. Bolland dice tolti « ex veteribus manu– scriptis » e non sono quindi databili 7 . La prima redazione della « Vita Sancti Ursi » più importante e pm antica, è contenuta in tre codici descritti da Mons. A.P. Frutaz, che ne dà pure l'edizione critica 8 . 2. - Leggendario dell'Abbazia di Farfa (IX-X sec.), foll. 269v-272r : Vita beati Ursi presbyteri et confessoris de Augusta civitate 9 . Il mano– scritto si trova ora nella Biblioteca Nazionale di Roma (cod. 29). 2. - Leggendario in uso al Laterano (XI sec.), conservato nell'Ar– chivio Capitolare Latcranense (cod. A 81), foll . 67r-68v, XVII kal. sep. : Incipit vita Sancti Ursy presbyteri atque confessoris. 3. - Leggendario del monastero benedettino di S. Mattia (inizio XVI s.) conservato nella Stadtbibliotek di Treviri (cod. 1376/ 41 ) foll. 52v-54v: Vita Sancti Ursi Episcopi 10 . Confrontando le due redazioni della vita di s. Orso si nota che l'agiografo della seconda redazione è un valdostano, che conosce da vicino la città di Aosta, poichè ne fa una descrizione topografica; dice l'agiografo : « Memorata namque urbs hinc magnis et altissimis est montibus circumsepta, sed ipsa grata et irrigua redificata planicie. Campis namque et pratis silvisque necnon et vineis egregia circumcin– gitur enim a duobus fluminibus, Duria videlicet et Bautegius » 11 . (7) Il P. Bolland venne a conoscenza della Vita di S. Orso quando già aveva redatto la notizia sui santo, Acta Sanctorum, februal'ii, I, cit., pp. 97-99; il testo che pubblicà in se– guito, cf. Acta Sanctorum, pp. 397-99, gli fu comunicato dal P. Turinetti del Collegio dei P. Gesuiti di Torino, cf. A.P. FRUTAZ, Redazione inedita, cit., p. 305 n. 3. (8) Cf. Redazione inedita, cit., 306-307, 325-330. (9) Il codice è posteriore alla traslazione dei SS. Martiri Valentino, Ilario e Alessandro , ricordata al fol. 94v, che ebbe luogo sotto l'abate Sicardo (morto il 18 sett. 841) e al Libellus Coxstructionis Farfœ dell'860. Non fa meraviglia trovare ne! Leggendario moite vite di Santi di origine gallica se si pensa che il restauratore dell'Abbazia, S. Tommaso di Mariana, era un franco e franchi furono i suoi successori per quasi tutto il sec. VIII. Cf. A.P. FRUTAZ, Redazione inedita, cit., p. 306. (10) La parola « Episcopi » è di a!tra mano, il compilatore dell'indice, credendo trattarsi dell'omonimo vescovo di Auxerre scrisse: Ursus Ep. Antisiodorensis, perchè mancava il nome della città di Augusta ne! testo della vita. Cf. A.P. FRUTAZ, Redazione inedita, cit., p. 307 e s.v. Orso, in Enciclopedia Cattolica, IX, Città del Vaticano 1952, col. 376. (11) Cf. G. BOSON, L'Insigne Collégiale, cit., p. 10.

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