BASA

176 Suor Ausilia Charrier ont voulu respecter la tradition qui fait S. Ours disciple de S. Grat et cond ts– ciple de S. Joconde. Or, S. Grat II et S. Joconde sont , en effet, placés à la fin du VIIIe siècle et au commencement du rxe 50. E tuttavia, egli accetta questa tradizione, pet collocare S. Orso al VI sec., ma ritorna ai personaggi storici di S. Grato, che sottoscrisse per il proprio vescovo Eustasio al Concilio di Milano del 451 e di cui si conserva tuttora la lapide rinvenuta presso St-Christophe ( località vicino ad Aosta) 51 , e S. Giocondo che molti ritengono essere il ve– scovo di cui parla Teodorico nella lettera rivolta all'arcivescovo di Milano 52 e che sottoscrisse ai Concili di Roma nel 501-502. Il can. Marquis è talmente certo della contemporaneità di S. Orso e S. Giocondo che, secondo lui, l'arcidiacono Orso avrebbe retto la diocesi di Aosta, rimasta senza pastore pet causa dei « faziosi ariani » i quali profittando di questa vacanza della sede episcopale fecero eleg– gere l'eretico Ploceano 53 . L'autore spende molte pagine per affer– mare che S. Orso fu Arcidiacono prima di essere fondatore della Col– legiata, che sarebbe nata dalla decisione di S. Orso di abbandonare l'ariano Ploceano per andare a servire la chiesa costruita in onore di S. Pietro fuori le mura della città 54 . La fantasia ha gran parte in questa notizia della carica di Arci– diacono ; ecco cosa dice l'autore : Or, que S. Ours ait été Archidiacre de l'Eglise d'Aoste, c'est un point historique qui repose sur une foule de monuments d'accord avec la tradition constante et unanime du pays. En effet, tous les tableaux, toutes les statues de S. Ours, antiques et modernes , le représentent avec les enseignes de l'archi– diacre, c'est-à-dire tenant en main le bourdon (da notare che si tratta del bastone priorale, questo fa parte della leggenda che fa S. Orso fondatore della Collegiata e quindi primo priore) comme l'emblême de l'autorité et de la juridiction, e: serrant, de l'autre main , sur la poitrine un livre, comme l'emblême de la scienc~ (50) Cf. J.-J. MARQUIS, ibid., p . 71. (51) Cf. A.P. FRUTAZ, Le fonti, cit., p. 6 n. 18. (52) Cf. A.P. FRUTAZ, ibid., p. 7 n. 24. (53) Cf. J.-J. MARQUIS, ibid., pp. 70-72. (54) Cf. J.-J. MARQUIS, ibid., 36-40.

RkJQdWJsaXNoZXIy NzY4MjI=