BASA

180 Suor Ausilia Charrier Si erroribus iconoclastorum infectus fuit , prou! vult popularis traditio, constatque ex veteribus picturis 69 incrementoque ad sreculum octavum vidctuc collocandus, quippe euro hrec hreresia citio hoc sreculo orta fuerit proinde Sanctus Ursus presbyter Augustensis a quibusdam scriptoribus Jocundi socius et Grati discipulus dictus, necnon a nonnullis inter episcopos Augustenses perpe– ram adscriptus, retatem Ploceani non prrecessit, sed ipsi corevus existit ut assent huius Ecclesire traditio 10. Dal testo risulta che S. Orso non puà essere che contemporaneo di Ploceano e quindi non puà figurare tra i vescovi di Aosta. Il Besson afferma che Ploceano fu infetto di iconoclasmo e lo pone nella serie dei vescovi dopo un certo Lupo che morl verso il 755 71 ; ritiene S. Orso arcidiacono e fondatore della Collegiata : La Collégiale sous le vocable de S. Pierre et S. Ours doit son angine a S. Ours archidiacre de la Cathédrale, qui s'était inutilement opposé aux erreurs et aux désordres de l'évêque Plocéan dans le 8° siècle, prit le parti de se séparer de sa communion 72. Aubert, che lavora su notizie di A. Gal, si riallaccia per l'epoca al P. Bolland (VI sec.), anzi, stabilisce il 523 corne la data che segnà la separazione di S. Orso dall'eretico Ploceano e il 529 per la morte del santo 73 : quest'ultima data resterà incontestata dopo di lui. Il P. Savio accetta le notizie date dal P. Bolland ; soltanto tenta di identificare S. Severo che è menzionato nella vita di S. Orso per stabilire il suo « dies natalis », corne abbiamo scritto più sopra, con S. Severo di Vienne 74 , il che non è possibile, perchè il « dies natalis » di questo santo ricorre il 17 o 18 novembre 75 ; il P. Savio tenta pure di <lare un fondamento alla assegnazione della vita di S. Orso al VI (69) Non sappiamo a quali pitture accenni, forse soltanto al capitello del chiostro; cf. A.P. FRUTAZ, Redazione inedita, cit., p. 315 n. 37. (70) Cf. Gallia christiana, XII , Parigi 1770, coll. 803-809. (71) Cf. Mémoires pour l'histoire ecclésiastique des Diocèses de Genève, Tarantaise, Aoste et Maurienne et du décanat de Savoie, Nancy (Annecy) 1759, p. 247. (72) Cf. J.-A. BESSON, ibid., p. 270. (73) La Vallée d'Aoste, Parigi 1860, p. 224. (74) Gli antichi vescovi d'Italia dalle origini al 300 descritti per regioni. Il Piemonte, Torino 1898, pp. 79-80. (75) Cf. A.P. FRUTAZ, Redazione inedita, cit., p. 314 n. 34.

RkJQdWJsaXNoZXIy NzY4MjI=