BASA

190 Suor Ausilia Charrier della seconda redazione , unico punto in cui si scosta dalla prima redazione della vita di S. Orso, inoltre il ricordo di S. Severo e S. Giulio riguarda il giorno e non l'epoca della loro morte. La terza tesi che sostiene la contemporaneità di S. Orso e San Bernardo è già Stflta dimostrata falsa dal P. Papebroch e dal can. A. Gal 109 , poichè si tratta di una cattiva lettura della parola « virum » scambiata per « ursum » nel testo della vita di S. Bernardo . Riteniamo quindi più esatta la prima tesi , quella che pone S. Orso all'VIII sec . circa e dobbiamo notare che tale tesi fu soste– nuta dagli autori antichi (Arnod, De Tillier, Gallia Christiana, Bes– son) . Questa datazione spiegherebbe corne le notizie su S. Orso sono giunte alla fine dell'VIII o all'inizio del IX sec. fino all'Abbazia di Farfa : probabilmente qualche monaco passando per la Valle di Aosta, qualche tempo dopo la scomparsa di S. Orso, ne udl i fatti e ne redasse la vita che fu letta per secoli nell 'Abbazia . Non deve sembrare strano il fatto di trovare nel Lezionario di Farfa la vita di S. Orso con quella di altri santi oriundi delle Gallie : infatti il restau– ratore di Farfa S. Tommaso di Mariana (morto nel 720) era un franco e franchi furono i suai successori, per quasi tutto il secolo VI II uo. 5 . Iconografia di S . Orso . L'iconografia di S. Orso s1 1Sp1ra ai fatti che troviamo nella sua Vita. Le immagini più antiche di S. Orso risalgono al XII secolo, al periodo in cui venne costruito il chiostro ; esiste infatti un capi– tello che riproduce i fatti più salienti del testa della vita di S. Orso. Le figure sono un po' rozze, ma molto espressive e ogni episodio porta una scritta : Sanctus Ursus . Pauperes in cui il santo è rappre– sentato nell'atto di tendere la mano agli afflitti e ai poveri ; Sanctus Ursus ; Fons, in cui è raffigurato S. Orso che colpisce con il bastone (109) Cf. ibid., p. 319 n. 44. (110) Cf. ibid., p . 306.

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