BASA
Note agiografiche e liturgiche su sant'01'So 191 priorale la roccia da cui scaturisce, per virtù miracolosa, una fonte 111 ; Ecclesia 5 . Ursus Armiger 112 episcopi errans cum palafredo, in cui S. Orso è rappresentato sedente davanti ad una chiesa e dinanzi a lui sta il « cavallarius » a cavallo ; Sanctus Ursus rogans episcopum Plo– ceanum pro armigero ; S. Orso è inginocchiato davanti al Vescovo; Hic jagulatur, il servo di Ploceano è torturato da due domestici del vescovo ; Diaboli. Carvi . Episcopus, dne diavoli sollevano Ploceano dal letto, sopra di lui una figura orrenda dalla cui bocca escono due serpenti, accanto due corvi nell 'atto di piombare sulla preda. Sopra le scene corre su due righe una iscrizione in versi leonini 113 Ecce Domini sacramentum. Quia fallere non timuisti, Demoniis es preda, miser ; quia sic meruisti. Presulis exemplo subeant nigra tartara lusi Qui nos impugnant, ceca formidine fu si. S. Orso è ancora rappresentato sul capitello che segue immedia– tamente quelle che porta la data del 1133 , possiamo chiamarlo il capitello della « Regela » , ma sotto questo punto di vista lo guarde– remo trattando della vita regolare nella Canonia di S. Orso in un succes– sive studio. Qui ci interessa la figura di S. Orso che presenta Arnolfo a S. Agostino. Il personaggio è rappresentato in piedi con l'aureola dietro ad Arnolfo che si inchina al grande Dottore della Chiesa 114 . Sempre seconde il testo della vita che dimostra la grande dime– stichezza che gli uccelli avevano con S. Orso, diamo il testo : Beatissimus Ursus campum cum stipula comparabat et relinquebat in ipso segete avibus, iuxta evangelicam doctrinam dicens : « Respicite volatilia cœli quo– niam non serunt neque metunt, Dominus pascet illa ».De elemosynis pauperorum (111) Il racconto del miracolo è stato pubblicato da G. BosoN, L'insigne Collégiale, cit., p. 23. (112) Da notare che il cavallarius è identificato col ministerialis della Vita che qui è chia– mato armiger ; cf. A.P. FRUTAZ, Redazione inedita, cit., p. 318 n. 41. (113) Tutti gli autori cbe hanno trattato del chiostro e in particolare di questo capitello istoriato, riportandone la scritta, non hanno rilevato che si tratta di versi leonini ; il merito toma a Mons. A.P. FRUTAZ, cf. Redazione inedita, cit., p. 318 n. 41. (114) Cf. A. BERTHET, Le cloître de la Collégiale et la graphie des chapiteaux des pro– phètes, in Mélanges, II, cit., p. 1. Crediamo opportuno rettificare: Arnolfo inchina la testa davanti a S. Agostino in presenza di S. Orso e non del vescovo Arberto .
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