BASA

Il cardinale Marc'Antonio Bobba ï Il capitolo della cattedrale e quello della collegiata di S. Orso continuarono, anche dopo la concessione dell'indulto ai Savoia, a sce– gliere il vescovo. La loro scelta era perà ridotta ad una pura formalità ; lo testimonia il fatto che il più delle volte la persona da essi designata veniva respinta, perchè non accetta al duca o al Papa. Abuso grave era quello dei tre Stati che dall'inizio del sec . XVI si intromettevano pure, e non poco, nella scelta del vescovo; tuttada di diritto spettava al duca il presentarlo o meno al Papa, a cui era ri servata la conferma definitiva della nomina 6 • Il duca, favorita ed appoggiata l'elezione del vescovo lo ri~uar­ dava corne uno dei suoi primi collaboratori nella direzione delle sorti politiche, sia interne che esterne, del ducato , il cui benessere doveva stare a cuore al Pastore non meno di quello della diocesi. Numerose, quindi, erano le mansioni che il vescovo doveva sbri– gare, le quali lo tenevano per lo più lontano dalla sua sede. Soprat· tutto veniva incaricato di risolvere e comporte vertenze e dissidi che sorgevano tra il duca e la S. Sede ; erano a volte questioni intrigate che richiedevano una abilità non comune per salvare l'una e l'altra autorità, perchè il duca, benchè sinceramente cattolico, aveva degli interessi politici, giuridici ed amministrativi che non sempre si accor– davano con gli interessi e le prescrizioni della Chiesa. La posizione in cui il vescovo veniva a trovarsi era percià molto delicata e difficile. A volte era costretto a barcamenarsi tra la volontà del Papa e quella del duca ; sovente era chiamato a rendere ragione del suo operato alla presenza dell'assemblea dei tre Stati ; altre volte era il Sommo Pontefice che lo richiedeva di tale rendiconto, perchè se il vescovo era tenuto a difendere ed a far rispettare diritti e consuetudini della sua Chiesa, aveva parimenti l'obbligo di prestare obbedienza e farla prestare alle disposizioni della Sede apostolica ï. E ' tuttavia indispensabile tener presente che dai primi decenni del XVI secolo fino alla metà circa, nel ducato di Aosta la causa politica ebbe notevoli punti di contatto con quella religiosa ; pet cui (6) J.·A. Duc, flistoire de l'Eglise d'Aoste, t. V, Châtel-St-Denis 1910, pag. 155. (7) M. GRosso, op. cit., pag. 451.

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