BASA

10 R. Borelli Esortava inoltre i parroci ad astenersi dall'usura, ad attendere con serietà e diligenza ai divini uffici, alla celebrazione dei quali proi– biva che fossero ammessi sacerdoti estranei senza licenza dell 'Ordi– nario ; raccomandava di tenere il registra dei Battesimi e di pubbli– care una volta al mese, alla messa domenicale, i nomi degli scomunicati e dei pubblici peccatori 13 . Durante 48 anni di episcopato non risulta che mons. de Prez abbia visitato la diocesi . Resta soltanto il verbale di una visita alla parrocchia di Courmayeur, in data 26 agosto 1486 . La trascuranza di questo importantissimo dovere era fonte di mali incalcolabili ; e molti anni dovevano ancora trascorrere prima chc tale compito venisse assolto in diocesi . Comunque, il de Prez si dimostro animato da zelo sincero per il bene della sua Chiesa, la cui dottrina , libertà e prerogative seppe di– fendere energicamente. Sotto di lui i costumi rozzi e rilassati del clero e del popolo migliorarono sensibilmente. Scene violente, causate dalle interminabili liti e contese, non si verificavano più tanto sovente, soprattutto tra gli ecclesiastici ; mascherate e baccanali, che avevano provocato severi decreti del duca, la cui autorità era stata invocata dal de Prez nel 1467, andarono perdendo il loro tono inverecondo e volgare 14 • Intanto al clima fecondo dell'umanesimo che aveva portato ovun– que un soffio di vita nuova, moltc cose in Aosta e nella Valle stavano rapidamente mutando : il carattere dei valligiani andava perdendo quella primitiva asprezza tipicamente feudale ; la gente si spostava volentieri, emigrava più facilmente ; vi era in tutti un certo desiderio di evasione provocato da curiosità nuove, insolite ... e quanti passavano per Aosta e pernottavano nelle foresterie dei castelli reca– vano il sentore delle grandi dispute che la religione occasionava, discussioni che si andavano acutizzando dappertutto, mentre lo scandalo delle male predi– cate e distribuite indulgenze accresceva il desiderio di una profonda riforma, non solo della curia romana, ma della Chiesa stessa 15. (13) Ibidem. (14) ].-A. Duc, op. cit., pag. 153. (15) c. LOVERA DI CASTIGLIONE, op. cit., pag. 14.

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