BASA
Il cardinale Marc' Antonio Bobba 11 Alla morte di Francesco de Prez, 22 maggio 1511 , i due Capitoli proposera il nuovo vescovo nella persona di Carlo di Challant, ma la scelta non fu accettata e venne invece nominato, da Giulio II, il canonico Ercole d'Azeglio, dei marchesi di Ponzone. L'eletto prese possesso della diocesi nel febbraio del 1512 e la resse per tre anni . Non risulta clave e quando il d 'Azeglio abbia ricevuto la consacrazione episcopale. Il Duc lo <lice uomo di profonda scienza e dottrina, se non che ben raramente si fece vedere in diocesi 16 . Fu proprio durante l'episcopato del d 'Azeglio che nel ducato si avvertirono i primi sintomi di idee non del tutto ortodosse. Nel dicembre 1512, infatti, rnentre il vescovo sedeva nel V Conci– lia Lateranense, quale rappresentante del duca di Savoia, l'inquisitore Porro Protais di Corno doveva intervenire in Valle per casi di stre– goneria che avevano un forte sentore ereticale. Dei vari processi non restano tracce se non in una iscrizione lapidaria che s1 trova nel ginnasio di Corno. Tuttavia nel 1514 un famoso miracolo ottenuto per interces– sione di S. Orso suscitava un vasto movimento di fede tra il popolo la cui religiosità era ancora viva 17 . Il successore del d'Azeglio fu designato nella persona di Ame– deo Berruti. Già Vicario generale a Torino degli arcivescovi Dome– nico e Giovanni della Rovere, il Berruti fu poi a Roma alla carte papale sotto Giulio II e Leone X. Questi si adopero per conferirgli la nomina di governatore di Roma. Nominato vescovo di Aosta da Leone X con bolla del 13 giugno 1515, prese possesso della sede episcopale per procura nell'aprile del 1516, ma non venne in diocesi che nel settembre del 1518 18 . Il Berruti, vescovo di costurni integerrimi e di virtù non comuni, assai dotto ed amante delle lettere e delle arti, avrebbe (16) J .-A. Duc, op. cit. , pag. 164. (1 7) Ibidem, p~g. 158 e segg. (18) l bi.b11, pag. 167.
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