BASA

16 R. Borelli Il Rodriguez in seguito alla rinuncia fatta in favore di Pietro Gazin, si riservava una pensione annua equivalente alla metà delle rendite della mensa episcopale 30 • Il vercellese Pietro Gazin, canonico dell'ordine di S. Agostino, accettà e venne eletto con balla del 24 gennaio 1528 ; si recà ad Aosta nello stesso anno, ma non fu consacrato che nel luglio del 1529. Il duca Carlo II approvà l'elezione e chiese a Clemente VII , quasi ricompensa pet il consenso data, una pensione annua di cento du– cati sulla mensa episcopale per due servitori della duchessa Beatrice sua moglie : il Papa si rifiutà decisamente, ma quando qualche tempo dooo la S. Sede richiese il pagamento delle decime papali al clero della diocesi di Aosta, questo non volle sottometersi avanzando le sue qualità di clero gallicano non soggetto a tali imposizioni ed i1 duca , forse con una punta di dispetto verso il Pontefice pet il rifiuto ricevuto, riconobbe e confermà le prerogative difese dagli ecclesia– stici 31 . Il Gazin fu un grande vescovo . Durante i trent'anni circa del suo episcopato ( 1528-1557), benchè ancora molto impigliato negli affari temporali che troppo sovente Io tenevano lontano dal suo campo di lavoro, tuttavia non risparmià fatiche e sacrifici per contro– battere la rivoluzione protestante e pet ricondurre la diocesi sulla via della fede e della moralità. Prima ancora che il nuovo eletto prendesse possesso personal– mente della sede vescovile, i tre Stati del ducato di Aosta decisero di formulare dieci ordinanze per mettere un argine all'eresia che minacciava la Valle. Il duca con lettera del febbraio 1528 approvà le disposizioni dell'assemblea, le quali « mentre rivelano l'ingerenza civile nelle cose ecclesiastiche, provano pure corne la lotta contro la riforma prote– stante fosse sorta ed applicata da movimenti popolari ancor prima (30) Ibidem. (31) M. GROSSO, op. cit., pag. 455 e segg.

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