BASA

20 R. Borelli Non mancavano, tuttavia, parroci zelanti che sapevano mante– nersi all'altezza del loro stato ed esercitare con frutto il lora mini– stera 37 . Il bene, la pietà e la fede esistevano ancora, benchè conculcati ed ostacolati dall'andazzo dei tempi. Nei decreti sinodali del 1533 il vescovo toma a deplorare i gravi mali pradotti dall'ignoranza in materia di religione. Ordina percià ai sacerdoti, sotto pena di sessanta scudi di ammenda , di istruirsi nei loro doveri , di leggere e spiegare ai fedeli ogni domenica all'offer– torio, i dieci comandamenti in lingua francese « verbis maternis », e di esortarli caldamente all'osservanza 38 . Nei sinodi del 1532 e del 1534 il pastore ha parole roventi contra i matrimoni clandestini , contra l'inerzia e la negligenza di alcuni curati nell'esercizio del lora ministera e contra colora che , scomunicati, non si davano pensiera di venirne assolti. Ordinava quindi che tali peccatori fossera lasciati nel più completo isolamento, proibendo ai fedeli di parlare con essi eccetto casi di grave necessità, riservandosi l'assoluzione della trasgressione all'ordine dato 39 • Le notizie che frattanto giungevano dal vicino Vallese allarma– rano il vescovo : un grande disordine regnava in quel paese che era armai sotto l'influenza di Berna. Il vescovo raddoppià le sue cure nella Valle cercando soprat– tutto di tener unito il clera, poichè l'isolamento di molti parraci nelle alte montagne era indubbiamente un fattore molto favorevole alla propaganda protestante . Abbiamo finora parlato di pratestantesimo in generale , benchè nella Valle di Aosta « i fermenti ereticali fossera prevalentemente calvinisti, perchè portati da quelle regioni limitrofe che obbedivano al grande ascendente di Calvino » 40 . Tuttavia in tutto il periodo che va dal 1536 al 1560, i nomi di Calvino e di calvinisti non compaiono nelle deliberazioni dell'as- (37) Ibidem. (38) Ibidem. (39) Ibidem. (40) c. L OVERA DI C ASTIGLIONE, op. cit., pag. 14.

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