BASA
26 R. Bore/li lasse i loro rapporti con il sovrano, davano su domanda del medesimo, il loro consenso ai tributi straordinari, prestavano il loro consiglio nelle emergenze più gravi, cooperavano in una parola, quantunque saltuariamente ed irregolar– mente, con il Principe all'emanazione di alcuni provvedimenti ogni volta che questi compiacevasi di consultarli 25. L'Assemblea dei tre Stati interveniva solo nei casi straordinari ; pet l' andamento normale degli affari il duca era assistito da un Consiglio che in un primo tempo funzionava da Corte di giustizia per decidere in ultima istanza le cause civili e criminali ; in seguito ebbe funzioni più complesse, non esclusa quella di tutelare il suddito contra lo stesso principe . Il numero dei suai membri sall a 23 di cui otto ecclesiastici, otto nobili e sette giureconsulti e fu detto « Consilium Domini secum residens ». In seguito alla soppressione dell 'Assemblea dei tre Stati fatta da Emanuele Filiberto, anche il Consiglio di Stato subl notevoli mo– dificazioni ; inoltre accanto ad esso il duca ne creà un altro più ristretto e segre to, composta di cinque o sei tra i più fidi e reputati 53 . Il Bobba che veramente aveva la « staffa » del diplomatico e godeva fama di giureconsulto ed amministratore peritissimo, fu im– piegato dai duchi sabaudi nelle mansioni più delicate e difficili, sia negli affari interni , sia pressa le diverse corti d'Europa 54 . Già in qualità di magis trato ebbe modo di interessarsi della Valle di Aosta. Diversi decreti e lettere patenti dei duchi di Savoia riguardanti la Valle, portano la sua firma accanto a quella del padre, allora governatore di Vercelli. Restano ad Ayas copie autentiche delle lettere patenti del 31 gennaio e 15 agosto 1551 controfirmate dal senatore Bobba 55 . (52) P. Booo, Le consuetudini, la legislazione e le istituzioni del vecchio Piemonte, To– rino 1950, pag. 94. (53) Ibidem, pag. 96 e segg. (54) C. TINIVELLI , Biografia piemontese, Torino 1775, pag. 235. Il Tinivelli riporta pure il giudizio di Attilio Corci sui Bobba : « intendentissimo ndla professione legale e consumatls– simo nei governi e nellc azioni del mondo ». (55) E. FENOIL, Un Père du concile de Trente: Le cardinal Bobba, Firenze 1875, pag. 10.
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