BASA

28 R. Borelli ficio e tanto meno era stato ambasciatore del duca a Roma dove m– vece andà nel 1559, quando era già vescovo 60 • Il Fenoil vorrebbe dunque il Bobba a Roma nei mesi anteriori all'elezione alla sede vescovile, mentre il Duc ce lo presenta, nello stesso periodo di tempo , quale coadiutore di mons. Gazin nel governo della diocesi aostana e a questo riguardo dice semplicemente che il vescovo Pietro Gazin espresse ad Emanuele Filiberto la necessità di avere un aiutante e gli addità il senatore Mane'Antonio Bobba 61 . L'autorità del Duc mi sembra più attendibile sotto vari aspetti. Comunque resta indiscusso pressa tutti gli autori che alla morte del Gazin, Emanuele Filiberto presentà a Paolo IV il nuovo candidato nella persona del Bobba. III Nella lettera che il duca invià al Papa da Bruxelles m data 22 maggio si legge : Cognita igitur et diu perspecta morum probitate, summa pietate insigni doctrina et virtute sincera dilecti senatoris nostri D . Marci Antonii Bobœ, qui quidem constanti inculpatœ et exemplaris vitre tenore ita hactenus se gessit ut eo dignissime haberi possit quo scilicet a nabis Sanctissimo Domino Dom. nostro Paulo Dei beneficio Pontifici Maxima nominaretur et prœsentaretur ... Il principe nella stessa lettera giustifica il suo atto e ricorda i suoi diritti in merito alla scelta del vescovo, aggiungendo : Cum ex forma privilegiorum et indultuum nostrorum dudum a Sacro– santa sede Apostolica obtentorum et nuperrime a Beatissimo Dom. Dom. nostro Julio eius nominis tertio felicis recordationis confirmatorum nominatio et prœ– sentatio in omnibus dignitatibus et beneficiis limitrophis et prœsertim in ipso episcopatu Augustensi nobis competat et spectet .. . 62 (60) J.-A. Duc, op. cit., tomo VI , pJg. 7. G. MoRozzo, Elogio storico di Marc'Antonio Bobba, Torino 1799, pag. 3 e segg. (61) J.-A. Duc, op. cit., tomo VI, pag. 114. (62) Ms. A rch. Seminario maggiore di Aosta.

RkJQdWJsaXNoZXIy NzY4MjI=