BASA

40 R. Bore/li Il 22 gennaio 1563, mons. Bobba si recava a Trento quale amba– sciatüïe ed oratore del duca sabaudo 94 . Nella congregazione generale del 31 gennaio, il vescovo pronun– cià un lungo discorso che presenta spunti degni di nota. L'oratore, tra l'altro, lamenta la deplorevole situazione che si era andata delineando in seguito alla malaugurata scissione dei principi cristiani ; mette in rilievo la grande import[mza che Emanuele Filiberto annetteva all'ope– ra del concilio ; fa OE~ervare che due sono principalmente i risultati che il mondo cristiano at tendeva dall'opera dei padri riuniti a Trento : « morum castitas et puri tas doctrinre » e si augura che cià sia vera– mente l'oggetto principale delle discussioni conciliari 95 . Sc.rive il Ruffini che l'oratore del duca aveva, tra l'altro, e non certo inopportunamente, insistito trattandosi di un concilio che si trascinava da molt'anni, che Io si cbiudesse al più presto, perchè se ne potessero attuare senz'altro le riforme decretate; al quale intento offriva tutta la potenza del principe suo ; onde fu assai lodata la pietà e la prudenza del duca 96. Al Bobba rispose brevemente Bartolomeo Serigo, vescovo di Ca– stellanette, il quale dimostrà di riconoscere la saggezza e l'opportu– nità delle parole dell'ambasciatore sabaudo e d'apprezzare « quanti facere debeat Emanuelis Philiberti potissimi et fortis simi Sabaudire ducis clarissimum nomen atque auctoritatem » . Il Le Plat riporta un elogio in versi latini fatto al ·Bobba per l'occ1sione 97 . (94) Stralciamo dalla Jettera che Emanuele Filiberto scrisse ai Padri del concilia, dopa cssersi scusato per aver tante di ffer ito l'andata del suo ambasciatore, add ucendo che l'incal– zare degli affari i'avcvano a cio costretto. « Nous, pénétré de respect et d'affection pour la religion catholique et désirant, comme le doit un prince chrétien, seconder de tout notre zèle cette auguste Assemblée... sommes décidé à y envoyer, nous aussi, notre orateur et notre fondé de pouvoir. C'est pourquoi, appréciant la fidélité, .la loyauté, la science, la vertu, l'expérience et les at.: tres qualités morales de notre très cher conseiller Mnrc-Antoi ne Bobba, évêque cl' Aoste, nous l'avons choisi, créé et député pour notre orateur et notre mandataire ... et nous promet– tons de ratifier, confirmer et observer inviolablement tout ce qll i ::ura été proposé, conclu et accepté par Mgr l'évêque notre orateur et ambassadeur, renonçant d'av2.nce à tous autres décrets, privilèges et arrêts contraires» (E. FENOIL, op. cit., pp. 36 e segg.). (95) Oratio R. D. Marc'Antoni Bobœ, in « Canones et de::reta Concilii Tridentini » (Lipsin) 1853. Cf. L. CoLLIARD, La Chiesa valdostcma e i concili ecumenici, Aosta 1963, pp. 8. (96) F. R UFFIN!, op. cit. ,pag. 407. (97) M .F. MELLANO, op. cil. , pag. 52.

RkJQdWJsaXNoZXIy NzY4MjI=