BASA

Il cardinale Marc'Antonio Bobba 49 vescovo ribadiva la clausola : purchè tali donne fossero irreprensibili sotto agni aspetto 118 . In fatto di morale e di disciplina ecclesiastica, la diocesi presen– tava dunque, prima della Riforma tridentina, molti punti negativi ; ma cià era, purtroppo, l'andazzo dei tempi, poichè non altrimenti av– veniva nelle altre diocesi . Possiamo in parte giustificare - se è lecita una giustificazione - le condizioni per lo più deplorevoli in cui si trovava in generale il clero, con le parole che Papa Adriano VI rivolgeva, già nel 1522 , al Nunzio Chieregati : Sappiamo bene che anche presso questa S. Sede, già da anni si sono manifestate molte cose detestabili riguardo alla morale ed alla disciplina eccle– siastica, non è pertanto da fare meraviglia se la malattia si è trapiantata dal capo nelle membra 119. Mons. Bobba ritornà da Trento con una maggiore e più chiara coscienza della grave responsabilità che su di lui pesava, quale pastore di anime. Il punto vitale, infatti, a cui mirarono i teologi del Tridentino, nel programma di riforma disciplinare del clero, fu proprio la figura del vescovo. La necessità di avere vescovi che adempissero con amore e fedeltà il loro importantissimo dovere , era urgentissima ovunque, poichè « non merita il nome di pastore di anime chi non bada al sua gregge, cioè chi non si dedica alla cura <l'anime. Ma senza residenza personale questo è impossibile » 120 . Dalla mancata residenza, infatti, derivavano mali d' ogni genere. A Trento si stabill , pertanto, che il vescovo nell'atto di assumere la sua carica, conscio dei doveri gravosi che essa implica, facesse la sua professione di fede, si impegnasse ad accettare non solo gli onori, ma anche gli oneri che ne derivavano e anzitutto quello della residenza, intesa questa came « responsabilità personale della cura <l'anime e non soltanto came una presenza materiale nella diocesi » 121 . (118) Atti sinodali di mans. Bobba, ms. Arch. curia vescovile di Aosta. (119) P. BREzzr, Le ri/orme cattoliche dei sec. XV e XVI, Roma 1945, pag. 45. (120) H. ]EDIN, Il tipo ideale di vescovo seconda la ri/arma cattolica, traduz. italiana, Brescia 1950, pag. 56. (121) Ibidem. 4

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