BASA

50 R. Borelli Il principio del Giberti : « Commisso gregi prodesse, non prœsse », era il programma che agni vescovo doveva attuare, se vo– leva essere all 'altezza del suo altissimo ministero 122 . E tale programma doveva trovare la sua più naturale ed effi– cace esplicazione, a fine di realizzare l'opera di riforma promossa dal Concilia di Trento, nel sinodo diocesano e nella visita pastorale, lo scopo dei quali consiste essenzialmente secondo l'affermazione dei teologi tridentini, nel trasfondere una sana ed orto– dossa dottrina , dopo aver allontanato il pericolo dell'eresia. Inoltre ne! salva– guardare i buoni costumi, correggere i cattivi e con esortazioni ed ammoni– menti accendere il popolo alla religione, alla pace, all'innocenza 123. In tal modo, dopo il Concilia di Trento, visite e sinodi acquista– rono grande importanza nell 'esercizio pastorale dei vescovi, diventa– rono anzi fattori indispensabili per porre un freno agli abusi e per gettare le fondamenta sicure della ricostruzione religiosa e morale del clero e del popolo. Delineata dal Tridentino la figura ideale del vescovo, nella pra– tica è naturale che esista una gradazione pressochè infinita, seconda l'adesione più o mena totale di ciascun vescovo alle norme stabilrte. L'ideale si fece realtà in S. Carlo Borromeo, e sui sua esempio agirono altri vescovi, non solo quelli della provincia milanese ; gareggiarono nel volere la piena osservanza dei canoni tridentini, nell'appellarsi all'esempio del santo arcivescovo di Milano, nel conformarsi alle disposizioni di riforma da lui prese e fatte eseguire. Le sue disposizioni divennero, dopo i canoni del Concilio di Trento, la guida più importante della riforma cattolica in Italia 1 ~ 4 • Ripetiamo volentieri con il Prosdocimi che S. Carlo Borromeo rappresenta nella storia uno di quei fattori personali che è ben difficile, per non dire impossibile, cercar di sopprimere, senza che ci si trovi di fronte , nella ricostruzione degli eventi, ad un vuoto che altre forze (122) Ibidem, pag. 39. (123) E. MANACORDA, Specimen iuris et disciplinœ ecclesiasticœ, Fossano 1897, pag. 211. (124) G. SORANZO, La ri/arma cattolica dopa il Concilia di Trento, in « Il IV centenario del Concilia di Trento », Milano 1946, pag. 34.

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