BASA

Le liturgie particolari e la lingua locale 281 cui si è detto, scende ad alcune esemplificazioni : lingua liturgica, musica sacra, arte sacra. Proprio in questo campo, non mancano peculiari caratteristiche locali e valori da patrocinare : sarà il bilinguismo nell'uso sempre più esteso del volgare nelle azioni liturgiche ; sarà la preparazione di un « corpus » delle antiche melodie chiesastiche che andranno altrimenti irrimediabilmente perdute col venir meno dell'attuale generazione : non sempre il canto « tradizionale » è da buttarsi tra i ferri vecchi ; sarà infine la formazione d'una più matura coscienza storico-artistica del giovane Cleto. In particolare, a nessuno sfugge la grande importanza psicolo– gica e pratica che ha l'introduzione, preconizzata dal Concilia (Can. 36), dell'uso del volgare nella Liturgia e tanto più in una regione, corne la nostra, che costituisce una « minorité ethnique et linguisti– que » ben definita. Non è già il caso, corne è stato scritto di recente, di adottare l'una o l'altra lingua, il che non terrebbe conto di una situazione di fatto e pregiudicherebbe gravemente l'azione pastorale che rimane preminente nella Chiesa ; ma di adeguarsi all'odierna realtà valdo– stana mediante un bilinguismo effettivo che si armonizzi con la tradizione culturale e con talune esigenze della popolazione locale. Lino COLLIARD.

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