BASA
340 C. Artaz - P. V iglierchio di squisita civiltà, che in termini moderni potremo definire igienico– sanitaria. Basti pensare ai quasi 800 litri di acqua di cui poteva di– sporre giornalmente ciascun abitante della Roma imperiale (secondo Capucci giungevano nell 'Urbe ben 1230000 litri di buona acqua al dl). Anche in valle di Aosta rimane un'antica vestigia dell'arte idrau– lica romana, l'acquedotto detto di Pondel ( 3 A.C.) all'imbocco della valle di Cogne. In seguito, con la flessione demografica che segul alle invasioni barbariche, tutte le meravigliose opere romane caddero in rovina. Bisogna arrivare all 'Alto Medioevo per assistere nuovamen– te ad un fervore costruttivo in tal campo sotto la crescente spinta dell'aumento della popolazione. Cosl furono costruiti i Rus della no– stra Valle, per irrigare terreni altrimenti sterili ed aumentare le pos– sibilità di vita. Oggigiorno è un concetto basilare dell 'Igiene che ogni agglome– rato umano debba essere rifornito di acqua secondo le sue esigenze, e che da essa non derivi alcun pericolo per la salute . Inoltre essendo la presenza e il rifornimento dell'acqua in una data zona uno dei principali componenti che agiscono sull'Equilibrio Biologico di tutte le speci viventi, e quindi anche dell'uomo, in quella zona, ne scatu– riscono degli importantissimi problemi economico-sociali. Il quotidiano contatto con il problema del rifornimento idrico in Valle di Aosta negli aspetti riguardanti l'Igiene, ci ha spinti ad impostare uno studio su tale argomento . Cenni di geografia fisica della Valle di Aosta e situazione attuale . La Dora Baltea attraversando nella sua lunghezza la Valle di Aosta raccoglie in questa porzione del suo bacino imbrifero tutte le acque della regione. La sua portata media, misurata a Tavagnasco, è di 105 me. al secondo . Fatto notevole ed unico in Italia, dato che in questo fiume ritroviamo più acqua di quanta ne forniscano le precipitazioni . Infatti l'afflusso meteorico annuo sui bacino valdostano della Dora Baltea è di mm. 953 mentre il deflusso è di mm. 1008, secondo i valori medi e relativamente costanti nell'ultimo decennio. La particolarità cui abbiamo accennato dipende dal regime dei ghiac– ciai attualmente in fase di regressione. Riguardo alle caratteristiche pluviometriche della regione no– tiamo un fatto singolare, che appare evidente dai dati della tabella n . 1: intensa piovosità alla periferia meridionale della valle e, all'op– posto, estrema scarsità di precipitazioni al . centro.
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