BASA
Studio di un acquedotto centralizzato in Valle d'Aosta 343 in cui risiede la maggior parte della popolazione. L'acqua in tali cir– costanze sarebbe sempre sotto controllo chimico-batteriologico, di com– posizione chimico-fisica invariata, protetta da inquinamenti e sicura– mente potabile. Dal punto di vista dell'lgiene, che è quello che mag– giormente ci interessa, si aggiungerebbe lo scopo fondamentale di evi– tare le epidemie di origine microbica o virale, veicolate da acque in– quinate. La manutenzione e la sorveglianza verrebbe affidata a per– sonale specializzato sotto la guida di tecnici esperti, raggiungendo quel– l'efficienza che oggi in valle manca per gli acquedotti quasi ovunque e nello stesso tempo con minot onere finanziario. L'insieme delle opere proposte, cui diamo il nome di Acquedotto centrale o centralizzato, inizialmente è destinato a colmate le gravi deficienze dei diversi acquedotti locali, senza perà sostituirli comple– tamente: dapprincipio verrebbero serviti i centri con rifornimento inadeguato, o per qualsiasi causa carente, quindi li potrà sostituire completamente quando fossero venute mena le condizioni economica– mente valide della loro gestione. Influenza del!'aumento della popolazione e della sviluppo turistico e industriale sull'impostazione di un Acquedotto centrale. Le difficoltà che si presentano nell'impostazione di un acquedot– to centrale di tale importanza sono legate alle previsioni del fabbi– sogno idrico per un periodo di almeno 25 anni. Abbiamo già accen– nato ai fattori che sono correlati al consuma di acqua; ora li esami– neremo portando qualche maggior dettaglio. Il consuma giornaliero media minima di un centra di media importanza, dotato degli indispensabili servizi pubblici si aggira sui 250 litri di acqua potabile pet abitante. Tale valore indicativo in realtà tende continuamente ad elevarsi, pet il costante espandersi di migliori conoscenze igienico-sanitarie in relazione al benessere eco– nomico esteso via via a strati più vasti di popolazione, insieme coll'istruzione ed ai progressi tecnici. A titolo illustrativo riportiamo nella tabella n . 2 i consumi di acqua potabile minimi ed indispensa– bili seconda le moderne vedute dell'Igiene. Al consuma per abitante si deve aggiungere, nei centri più importanti, il fabbisogno cospicuo degli ospedali che deve essere costantemente assicurato. La necessità di acqua derivante dall'afflusso turistico è variabi– lissimo. Se ne possono trarre indicazioni dal numero di presenze an-
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