BASA
L'autonomia finanziaria della Valle d'Aosta 25 cioè ragione di essere in difetto di una autonomia finanziaria. I due termini sono indissolubilmente legati. L'argomentazione è troppo evidente perchè occorra spendere altre parole per sottolinearne la portata. Il problema potrebbe essere variamente risolto. Il legislatore italiano ha seguito una via di mezzo fra il sistema della separazione e quello della partecipazione ai tributi erariali 8 . Occorre pero notare che la soluzione di tipo misto adottata dal costituente, la distinzione cioè delle regioni in due categorie: re– gioni di tipo comune e regioni a regime differenziato, conserva la sua validità anche dal punto di vista finanziario. (8) Con il sistema della separazione alcuni tributi vengono riservati allo stato ed altri alla regione che dovrebbe anche provvedere alla imposizione ed alla riscossione. Con il sistema delle quote, invece, il gettito dei tributi erariali viene ripartito tra stato e regione seconde determinate percentuali (cfr. GrovENCO, op. cit., pag. 89). Ne! primo caso quindi le entrate ordinarie della regione sarebbero costituite in massima parte da tributi propri, ne! seconde dalla compartecipazione al gettito dei tributi erariali. Quale dei due sisterni è da preferirsi? A nostro avviso la rea!tà dell'economia italiana porta ad escludere a priori il sistema della separazione. Esistono infatti regioni ricche, ad alta industrializzazione, ad alti redditi, e regioni povere, sottosviluppate. Se all'autonomia finanziaria si desse il significato restrittivo di un ordinamento tributario fondato esclusivamente sulle risorse locali, se ogni regione fosse lasciata a sè, la riforma introdotta dalla Costituzione fallirebbe proprio in quelle regioni in cui sarebbe stata più necessaria. Le imposte statali, o meglio alcune di queste imposte, continuerebbero ad esistere con validità per tutto il territorio della Repubblica, in quanta Io stato rimarrebbe sem– pre titolare di funzioni che tecnicamente e politicamente non possono essere decentrate. Ecco perchè il gettito dei tributi regionali delle regioni a basso reddito non consentirebbe loro di svolgere un'azione veramente autonoma, di attuare una politica di sviluppo, di miglioramento economico-sociale. Due sistemi tributari nettamente distinti ed autonomi, comporterebbero inoltre un aggravio dei pur già onerosi costi di accertamento e riscossione. La seconda soluzione, quella della partecipazione della regione al gettito dei tributi erariali, nota sotto il nome di riparto o sistema delle quote, sembra quindi sia da preferire. Giova pero ricordare che questo riparto puo articolarsi in tre modi: a) riparto a quota non predeterminata o a quota mobile; b) riparto a quota predeterminata o a quota fissa; c) sistema misto. a) Il sistema della quota mobile, in base al quale viene assegnata alla regione, di anno in anno, una percentuale variabile di tributi erariali riscossi ne! suo territorio, sembra presentare i maggiori inconvenienti. Si avrebbe, in questo caso un annuo e periodico mercanteggiamento tra stato e regione, un indebito controllo del primo sull'attività della seconda. La riscossione di detta quota, dovendo essere preceduta da trattative, sarebbe !enta e non immediata corne per la quota fissa, con danni notevoli per l'amministrazione regionale. E' inoltre vano sperare che con il sistema della quota mobile si possano in guisa migliore seguire le necessità ed i bisogni della regione, essendo questi determinabili con valutazioni emincntemente soggettive, per cui l'entità di detta quota verrebbe ad essere il frutto di un compromesso, faticosamente raggiun– gibile, tra autorità centrale e regionale, compromesso che potrebbe risentire di considerazioni politiche, di motivi contingenti, che con gli effettivi bisogni della regione poco hanno a che fare. b) Il sistema della quota fissa, che da! punto di vista tecnico è di più facile applicazione, sembra anche presentare i minori inconvenienti. Con il riparto a quota fissa si potrebbe anche più facilmente tener conto delle diverse caratteristiche economiche delle regioni; quelle a basso reddito dovrebbero poter disporre della totalità o quasi dei tributi erariali ivi riscossi, le aitre invece dovrebbero contribuire aile spese statali in misura maggiore. Il limite di dette quote dovrebbe anche dipendere dalla natura e dall'intensità del decentramento delle funzioni e delle
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