BASA

38 G. Piaggio dei problemi economici fondamentali per la valle: il problema delle acque 7 • La Valle d'Aosta è un grande bacino idrografico, la cui super– ficie misura Kmq. 3254 ed è per circa la metà da sfruttare 8 . In base al decreto n. 546 tutte le acque pubbliche esistenti nel territorio della valle (comprese quindi anche le acque ad uso potabile e di irrigazione) potevano essere divise in due gruppi: 1 ) acque concesse gratuitamente alla regione Valle d'Aosta per 99 anni con facoltà da parte dello stato di rinnovare detta con– cessione 9 • 2) Acque spettanti a coloro che alla data del decreto n. 546 erano in possesso di una concessione o di un riconoscimento d'uso. Allo scadere di dette concessioni sarebbe subentrato Io Stato. L'esclusione di queste acque, che costituivano la parte più im– portante del patrimonio idrico valdostano, in guanto i concessionari avevano intrapreso Io sfruttamento idrico delle zone più interessanti, sia pet volume di acqua disponibile sia per facilità di costruzione, sia per l'entità dei salti, fece si che le acque concesse gratuitamente alla regione fossero, dal punto di vista economico, le meno importanti e redditizie 10 • Tutte le acque sub. 1) potevano essere subconcesse e quindi a fortiori sfruttare direttamente. La subconcessione era pero vincolata all'osservanza di determinate condizioni : a) l'utilizzazione delle acque doveva avvenire nel territorio (7) Tutte le disposizioni esaminate in questo paragrafo sono state soslltu1te da aitre, più vantaggiose per la regione, contenute nello statuto del 1948, per cui cfr. cap. III par. V. (8) Cfr. A. ToRRIONE, « Acque pubbliche della Valle d'Aosta », pag. 5. «Ma l'importanza che la Valle d'Aosta acquista ne! campo idroelettrico è dovuta soprattutto al fatto che essa è il bacino italiano più tipicamente glaciale e comprende i più importanti gruppi montuosi alpini .. . L'estensione glaciale della Valle d'Aosta, seconda le ultime misurazioni è di Kmq. 237, con una altitudine media della copertura glaciale di m. 3550 e rappresenta il 60% del– l'area glaciale di tutto il Piemonte . Ma aitre alla estensione è specialmente rilevante il rapporta di g]aciazione della Valle d'Aosta ... I sopraddetti Kmq. 237 di copertura di glaciazione rappresentano il 7,3% della totale superficie». (9) Sono queste tutte le acque pubbliche che non sono state oggetto di riconoscimento d'uso per antico diritto o di concessione alla data del detto decreto, cioè entro il 7-9-1945. A nessun titolo e sotto alcuna forma era possibile la cessione della suddetta concessione gratuita. (10) Un problema particolare, di carattere giuridico, si è presentato non appena emanate queste norme; il problema cioè relative alle domande presentate anteriormente al 7-9-1945, le quali non erano state seguite da regolare concessione; questo infatti è l'unico documenta che vincola Io Stato al privato concessionario. Queste demande avrebbero dovuto considerarsi decadute in quanto Io stato non aveva più giurisdizione sulle acque n::m concesse alla data del 7-9-1945. Nonostante cio Io stato di confusione perduro fino al 28-10-47, allorquando il Ministero dei LL.PP. stabill che le demande di concessione anteriori al 7-9-1945 dovessero ritenersi decadute ope legis.

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