BASA
L'autonomia finanziaria della V aile d'Aosta 39 della stato e seconda un piano generale da stabilirsi da un comitato misto, composta di rappresentanti del Ministero dei LL.PP . e del Consiglio della Valle; b) le subconcessioni dovevano essere istruite seconda la pro– cedura e le norme tecniche seguite pet le concessioni fatte dalla Stato. La parte strettamente finanziaria, regolata dall'art. 2 si poteva cosl riassumere: 1) alla regione spettavano i 2 / 3 dell'importo del canone annuale percepito dalla Stato, evidentemente pet le sole concessioni da esso accordate anteriormente al 7-9-194 5; 2) i canoni di subconcessione spettavano interamente alla re– gione che non poteva, perà, fissarli a suo piacimento, in quanta i limiti massimi di detti canoni avrebbero dovuto essere stabiliti me– diante provvedimento legislativo, sentito il consiglio della valle. Oltre a questi vantaggi di carattere finanziario, altri di carattere più strettamente economico potevano derivare alla regione e alla sua popolazione dalla subconcessione di dette acque. L'amministrazione regionale difatti poteva subordinare la subconcessione all'impegno da parte delle società idroelettriche di: a) fornire gratuitamente energia elettrica pet servizi pubblici, seconda i limiti stabiliti dalle vigenti leggi; b) fornire energia elettrica a prezzi ridotti pet usi domestici ed artigianali. Analoghi oneri potevano essere imposti alle società che fruivano già di concessioni nel casa che queste fossero oggetto di revisione. Il sistema della concessione gratuita pet 99 anni con facoltà di rinnovo da parte della stato fu esteso alle miniere situate nel terri– torio della Valle, escluse quelle che, alla data di detto decreto, for– mavano oggetto di regolare concessione; allo scadere di questa, ana– logamente a quanta visto per le acque, sarebbe subentrato lo stato e non la regione . Questa concessione gratuita non operava perà ope legis, ma per– chè avesse luogo occorreva una domanda della valle. 5) Soppressione della provincia di Aosta e devoluzione alla regione di alcuni servizi: riflessi sulle entrate regionali. In base all'ordinamento provvisorio del 1945 la regione, oltre ai proventi derivanti dal riparto delle entrate erariali e dai canoni di concessione idroelettrica, disponeva di una terza fonte di entrate.
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