BASA
1. Origine, sviluppo, scopo e oggetto della /esta. - Questa singolare solennità mariana, oggi totalmente scomparsa dai calendari liturgici, sem– bra sia stata istituita sul finire del sec. XIV nella città di Cambrai o per lo meno nell'ambito della vasta arcidiocesi omonima che sino alla Rivolu– zione francese s'incuneava profondamente nell'attuale territorio belga. In– fatti il gruppo più notevole di manoscritti liturgici: Messali, Breviari e Salteri, che ne contengono i testi liturgici, appartiene proprio a questa dio– cesi e il più antico risale. alla fine del sec. XIV 1 • Oltre Cambrai, si ha no– tizia che la Recollectio era celebrata con particolare devozione nei centri diocesani di Mons, Nivelles e Hal sul territorio belga, Maubeuge e Condé su quello francese. Fuori degli antichi confini dell'arcidiocesi Cameracense fu celebrata ad Aosta, Douai, Anversa, Bruxelles, Liegi, Lovanio, Grim– bergen, Parc, Breda, Oosterwijk, Ruremonda e a Cuernavaca nel Messico. In quanto allo scopo della festa, l'erudito sacerdote belga Giorgio Col– vener, a cui i liturgisti debbono un prezioso Kalendarium Marianum 2 , lo fissa nei seguenti termini: « Qui haec pia devotione instituerunt et funda– verunt, hac intentione fecerunt, ut una pariter die omnia eiusdem solemnia festa recolerent, et supplerent uno festo generali, quod in particularibus minus fecissent » 3 • Che questo sia stato l'unico movente dell'istituzione di questa festa non sembra probabile, poichè, se non erriamo, la Recollectio si deve considerare corne una estrinsecazione liturgica della devozione po– polare cosl viva nei secoli XIII-XVI ai Gaudi o Allegrezze della Vergine 4 . Infatti nella colletta - che è comune a tutte le Chiese che celebravano tale (1) Si tratta del Missale di Cambrai, cod. 184 (179) della biblioteca Municipale della città, descritto da V. LEROQUAIS, Les sacramentaires et missels mss. des bibliothèques publiques de France, II, Parigi 1924, pp. 378-79. (2) Kalendarium Marianum seu Kalendarium sacratissimae V. Mariae novissimum ex variis Syrorum, Aethiopum, Graecorum, Latinorum breviariis, menologiis, et historiis concinnatum, 2 voll., Douai 1638, riprodotto da J.-J. BouRASSÉ, in Summa Aurea de laudibus Beatissi– mae V.M., III, Parigi, J.-P. Migne, 1866, coll. 589-1400 (citeremo questa ristampa). Su G. Colvener, detto Alostanus, cf. A. VANDER MEERCH, in Biographie Nationale, IV, Bruxel– les 1873, coll. 311-12; H. HuRTER, Nomenclator literarius, III, Innsbruck 1907, col. 1095. (3) CoLVENER, op. cit., col 1140. Lo stesso autore (col. 1140-41) riferisce un passo di una lezione di Mattutino che si recitava a Maubeuge (1624), in cui si dichiarava: « Omnia igitur sub compendio solemnia eius devote cclebremus, supplentes quae in singulis ex fragi– litate neglegentius egimus ». Identico passo già si Jeggeva ne! 1533 ad Aosta, quale III lezione del III notturno, corne si vedrà più avanti. (4) Cf. su questa devozione A. Wruv!ART , Les méditations d'Etienne de Salley sur les "'·Joies de la Vierge Marie, in Auteurs spirituels et textes du moyen âge latin, Parigi
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