BASA
L'alta Valle d'Aosta, la Valdigna, incoronata dal più maestoso sce– nario delle nostre Alpi, è anche famosa da secoli per le sue acque minerali, soprattutto per le sorgenti di Courmayeur, La Saxe e Pré Saint Didier. Cosi Giuseppe Berno inizia il suo volumetto sull' « Efficacia ed uso medicamentoso delle acque di Courmayeur e di Pré Saint Didier » edito a Torino nel 1817 con i caratteri della ved. Pomba e figli: « Nessun punto si conosce, il quale, corne quello di cui intraprendo a scrivere, offra sulla piccola contigua superficie di un miglio cosi diffe– renti ed efficaci specie di acque minerali .. . Un Tedesco, un Francese, un Inglese ed un Italiano che abbisognasse di queste acque, gli conver– rebbe correre da un angolo all'altro della sua patria e noi stessi se omettessimo questo punto. ... Insomma noi Piemontesi, trovandoci a Courmayeur abbiamo le acidole della Vittoria, che in nessun altro luogo della nostra patria troviamo; abbiamo le solforate della Saxe, che do– vressimo cercare ad Acqui, a Vinadio o a Valdieri, abbiamo le salino termali stittiche di Pré Saint Didier, che non potressimo altrove rin– venire ... ». Per restare attinenti all'argomento delle nostre ricerche limitiamo queste note di interesse storico alle termali di Pré Saint Didier. L'ipotesi che questo villaggio alpino, di origine salassa, sia stato sede di un piccolo presidio militare romano e che già allora le sue acque termali siano state conosciute, è sostenuta da parecchi studiosi ed è avvalorata per un verso dai ritrovamenti nei dintorni di ruderi di castrum romano risalenti all'epoca dei Cesari, per l'altro dall'osservazione della grotta della sorgente, ampliata nella roccia, secondo tecniche romane; tesi questa - perà - non da tutti accettata. Stà di fatto che, ancor quando Courmayeur non era che un punto di partenza per le scalate al monte Bianco, Pré Saint Didier era già un centro popoloso e la sua stazione climatica-termale era assai frequentata, grazie all'efficacia terapeutica della sua rinomata sorgente di acqua mine– rale calda che scaturisce dal fondo di una grotta artificiale larga m. 1,5 e alta m. 2, scavata nell'interno della roccia per circa 8 m. sulla riva destra della Dora di La Thuile, sul fianco dello strapiombo roccioso del- 1' « Orrido » del torrente. Come si legge in una recente « monografia sulla Valdigna » compilata dal prof. d'Aragona, la sorgente ebbe a patire attraverso i secoli rivolgi-
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