BASA
Le terme di Pré-Saint-Didier 271 La celebrità infatti delle acque termali di Pré Saint Didier, sia per la loro efficacia, sia per la loro posizione geografica ai piedi delle più alte cime alpine, attira per secoli l'attenzione non solo di fiduciosi pazienti e di viaggiatori curiosi, ma anche di naturalisti e soprattutto di medici. I loro scriai, alcuni in lingua francese, altri in lingua volgare, ci istruiscono sulle indagini chi miche e fisiche delle acque , perfezionate ed approfondite attraverso gli anni, e ci confermano della reale efficacia terapeutica termale, dimostrata sulla scorta di una larga casistica raccolta. Tra le prime menzioni mediche delle acque di Pré Saint Didier va citata quella del Cardinale Gioan Battista Bacci, medico di Papa Sisto V ed au tore di una poderosa opera sulle acque termali di tutto il mondo edita in 10 volumi a Venezia nel 1588. L'acqua termale che nasce da una roccia di spato, calcare, quarzo e mica appare lodata e ricordata anche negli scritti del Della Chiesa, Ve– scovo di Saluzzo, nella sua « Corona Reale» del 1585 e nella sua « Rela– zione sullo stato presente del Piemonte » del 1635. In un manoscritto della fine del 1600, attribuito al Mochet, si legge dell 'impiego terapeu tico di tali acque . La stessa cosa afferma nei suoi scritti del 1675 lo storico Monterin. Nel 1687 Madama Reale Giovanna Battista di Savoia invia, per analizzare le acque e studiare scientificamente le loro proprietà terapeutiche, il medico torinese Ravetti ed il chimico Campeggio, i quali lasciarono alcune memorie sulle stesse. Mollo nel suo « Traité des eaux minérales de Courmayeur » edito nel 1728, si esprime su Pré Saint Didier in tal modo: « ... I bagni caldi di Pré Saint Didier, che distano circa un'ora di cammino dalle acque minerali di Courmayeur, sono molto utili per certe malattie e in alcuni casi è necessario prenderli prima o dopo l'uso delle stesse acque di Cour– mayeur ». E' evidente pero che a quell'epoca gli storici, i medici ed i natura– li sti del paese non avevano che un'idea vaga della sorgente e delle sue proprietà terapeutiche. Ecco ad esempio corne si esprimeva il De Tillier nel 1737 nella sua storia manoscritta della Valle d'Aosta: « ... Sul terri– torio di Pré Saint Didier nel mandamento di Valdigna , vi è una sorgente di ·acqua calda che sarebbe molto adatta e ammirevole per dei bagni ». Ben presto pero altri scienziati incominciano ad interessarsene e tra questi anche medici pratici. quale, ad esempio, il Bellardi (1741-1826) medico condotto di Cigliano Vercellese, zio del Prof. Giuseppe Berruti, fon datore dell'Ospedale Maria Vittoria di Torino, che ogni anno accompagnav~· a Pré Saint Didier numerosi suoi pazienti assistendoli per tutto il period( delle loro cure termali ed annotando i risultati ottenuti. Nel 1779 il medico e chimico Vittorio Amedeo Gioanetti, l'inventore delle famose porcellane di Vinovo (sulle quali , recentemente , la baronessa Erny Donna d'Oldenico ha pubblicato uno splendido volume che ha susci-
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