BASA
382 E. Chiaromonte Il Canonico Stevenin ospito gli Einaudi e provvide a ricercare i Fa– rinet che per fortuna si trovavano da presso. Intanto la Signora Einaudi decideva di ritornare a Torino nel pomeriggio stesso per procurarsi denaro e indumenti e <lare istruzioni in casa per poi ritornare presso il marito il giorno seguente. Rintracciati i Farinet e informati della contingenza, essi si resero conto della situazione e si diedero a studiare il piano per rendere possibile al più presto il passaggio della frontiera verso la Svizzera, pur essendo consapevoli delle difficoltà non lievi che si frapponevano all'attuazione di esso. Si era difatti appreso che poco prima, verso le ore 14, prove– nienti dalla Francia avevano varcato il confine, attraverso il Colle del Pic– colo San Bernardo, diciotto grandi camion con a bordo militari tedeschi, mai prima di allora apparsi nella zona; questa circostanza, pero, per misura prudenziale, fu taciuta agli amici Einaudi, già in preda, per conto loro, a spiegabile turbamento. Il Dott . Farinet aveva appreso altresi che grossi mezzi di trasporto tedeschi erano allineati in Piazza Carlo Alberto (oggi Piazza Chanoux) per dirigersi il giorno seguente nelle valli secondarie verso il confine svizzero. Consultatosi con altri amici ed a conoscenza del fatto che tutte le strade di fondo valle erano sorvegliate dalla milizia e controllate dai tedeschi egli risolse di avviare gli Einaudi verso il Colle Fenêtre Durand, alla testata della Valle di Ollomont che poteva conside– rarsi una strada ancora praticabile, (malgrado la brutta stagione precoce) ed anche la meno sorvegliata. Tale strada era familiare agli Einaudi, soliti a recarsi in gita colà durante i loro soggiorni a By. Da quel valico erano già passate in Svizzera, in quell'autunno, numerose persone, tra cui, quindici giorni prima, lo stesso figliuolo di Einaudi, l'editore Giulio e alcuni suoi collaboratori. Il valico, sito a 2800 m. di altitudine, sorge in una larga depressione tra il Mont Gelé e il Mont Avril ed è attraversato da una mulattiera che s'inerpica tra pascoli fioriti e croscianti rivi di chiare e fresche acque. Esso è il più facile accesso al luogo che unisce la Valpellina col Vallese. Il problema era di raggiungere By senza destare l'attenzione della milizia e di raggiungerlo indenni a stagione cosl inoltrata quando il be– stiame avrebbe fra pochi giorni lasciato gli alpeggi: a Valpelline - primo incrocio delle valli - vi era un comando della milizia e più su, ad Ollo– mont, un corpo di guardia. Il Dott. Farinet preparo questo piano: gli Einaudi sarebbero stati avviati all'abitato di Doues, comune che sorge sul soleggiato costone che separa la Valle del Gran San Bernardo da quella di Ollomont e non tocca la frontiera, <love avrebbero pernottato in una casa ospitale e scelta a cura del geometra Flaviano Arbaney, originario di Doues, che si sarebbe recato la sera stessa per reperire l'alloggio, e di li sarebbero partiti l'indomani per la frontiera con mezzi di fortuna scelti sui posto . La famiglia che avrebbe dato ospitalità ai fuggitivi era quella di un tal Nex Maurizio, il quale per aver fatto fortuna in America e per essere
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