BASA
A.rpetti economici della Valle d'Aosta 89 nel resto del paese, questo travaso è avvenuto più a vantaggio del set· tore terziario che non dell'industria. Ora il dinamismo verificatosi nel settore terziario, che ha visto il numero degli addetti aumentare di circa il 50 % nel giro di 10 anni, è stato motivato dal sempre più intenso movimento turistico cLe ha sollecitato l'espansione delle attività producenti servizi in gencre. Lo sviluppo del turismo inoltre è stato uno degli elementi che più validamente di altri ha contrastato la tendenza allo spopolamento delle zone montane. Dai date di un'indagine compiuta a livello cornunale è risultato che, nel corso di questo ultimo secolo, nella fascia di media montagna compresa cioè tra gli 800 e i 1199 metri lo spopolamento è st::ito continuo e non è dato intravvedere segni di ripresa. Le zone di alta montagna e cioè quelle situate al disopra dei l .200 metri sono rimaste invece più popolate delle precedenti e tra i 1.200 e i 1.399 metri si è verificato addirittura, nel corso degli ultimi 10 anni , un non indifferente aumento della popolazione. Ora le diversità riscontrate tra la media e l'alta montagna sono strettamente connesse alla presenza, nelle zone più elevate, di centri che notoriarnente trovano nell'attività turistica la fonte principale dei rcdditi. In queste zone l'afflus so turistico, anche se limitato ad alcnni pe– riodi dell'anno, determina il sorgere di numerose attività direttamente o indirettamente connesse le guali permettono condizioni di vita più sod– disfacenti di quelle che in altre località non sia dato avere. Nella generale tendenza di regresso demografico ed economico, ca– ratteristica di quasi tutte le zone montane, il turismo rappresenta forse l'unico elemento che oltre a contrastare il movimento regressivo di alci.me zone validamente concorre allo sviluppo di altre. Il costante sviluppo del turismo valdostano puà essere messo in luce dalle seguenti cifre : nel 1965 si sono avuti nella regione 250 .000 arnv1 corrispond.::nti a più di 2 .000.000 di giornate di presenza, valori questi pari al doppio di quelli registrati nel 1958. Non si deve inoltre dimenticare che le statistiche ufficiali s11l mo– vimento turistico sono sempre approssirnate per difetto e che ai va– lori prima ricordati si debbono aggiungere quelli propri del cosiddetto movimento escursionistico e del turismo di transito, valori purtroppo che non è possibile quantificare perchè ignorati dalle statistiche ufficiali. Anche la capacità ricettiva della Regione si è sviluppata con lo stesso ritmo. Il numero dei posti-letto negli esercizi alberghieri erl extra– alberghieri è dal 1958 ad oggi più che raddoppiato passando da 20.000 a 40 .000 circa unità e si è registrato pure un notevole miglioramento qualitativo per quanto riguarda le attrezzature alberghiere. Nonostante 8
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