BASA

Un processo criminale 14) fatto beni sulla montagna di Arlaz ; solo a Rivery possedeva dei fondi , ma fra questa località e Arlaz correva distanza di una buona lega e mezza, da percorrere in salira su un sentiero assai malagevole . Non si poteva quindi in base a indizi insufficienti ed a testimonianze di per– sone sl poco attendibili giungere ad una condanna che fugasse ogni dubbio, ogni incertezza. E di dubbi il giudice Anthoine Roland, castellano di Arnad, do– veva averne se il 5 maggio del 1599 ordinava il confronto fra l'inqui– sito ed i testi dell'accusa ed infine la tortura. E' interessante qui notare corne accanto al nobile Roland siedano a formare una specie di collegio giudicante altri insigni personaggi ; nel preambolo della sentenza in– fatti leggiamo i nomi dei « ... tres illustres et puissants seigneur Emanuel René de Madruch conte de Challant, .. . Hercule de Sainct Martin ... Jean Michel Bonis docteur et lois, Jean Louys Castruczon ... Ugonin Pierre Antoine Dialley, Michel du Crest otes et fameux coustumiers a manière de nos meurs », membri dell a « paria » da un lato ed esperti del diritto consuetudinario dall'altro. Naturalmente la difesa s'oppone al provvedimento del giudice che infligge la tortura all'imputato « attendu ... que l'on ne doit proceder a torquir personne sy bien conditionnée sans avoir indices vehements et prochains au fait duquel s'agit pour le grand dangier que pourroyt advenir que l'enquis qu'est de grosse corpullance et maître masscn doub– tant qu'estanr mis a la corde ne restat struppi et de peur ne confessat d'avoir faict ce que n'est pas vray comme est advenu souvantes foys a autres ». V'è qui una implicita condanna della tortura quale mezzo per giungere alla scoperta della verità , ed è significativo notare corne anche nell'ambiente forense si desse poco credito ad un simile metodo. Ci sia consentito ricordare con un autore veneziano di Pratica Criminale che « Sei diconsi i gradi della tortura secondo il comune insegnamento dei pratici. Il primo è quando il reo ne sente la minaccia, il secondo quan– do viene condotto al luogo del tormento, il terzo quando si spoglia, il quarto quando si attacca alla corda, il quinto quando si solleva da terra, il sesto quando si tiene innalzato ». Ed ancora « debbono ad essa rimanere sempre presenti li cirurghi per avere chi assista al pa– zien te in ogni accidente che potesse insorgere, ma in particolare perchè gli rimettano a nicchio l'ossa slogate subito che resti a terra calato... Tutte le operazioni devono essere di mano in mano ridotte a processo con registrazione. Che se il reo promette di dire la verità, siccome puà avvenire che la forza del tormento strappi dalla bocca del paziente la confessione di una colpa di cui egli sia innocente, cosl non si accetta la di lui promessione nè la stessa confesssione in generale, ma si ob– bliga il torturato a cominciare sul tormento la narrazione e a spiegare insieme esattamente tutti gli aggionti più sostanziali. Cià si eseguisce

RkJQdWJsaXNoZXIy NzY4MjI=