BASA

276 C. Grassi Infine, per iniziativa della « Bottega d'Erasmo » di Torino le due parti separate dell'opera sono state riprodotte anastaticamente e raccolte insieme nel volume da noi esaminato, in una veste cioè più accessibile ad un pubblico che non sia soltanto quello ristretto di una rivista specializ– zata. Questo Vocabolario meritava effettivamente, sia pure a distanza di 70 anni almeno dalla sua compilazione, una opportuna divulgazione, tenuto conto anche del fatto che si tratta, a tutt'oggi, dell'unico vocabo– lario «patois »-italiano di cui disponiamo per la Valle 8 . E l'italiano, in– dubbiamente, è oggi conosciuto dai Valdostani molto meglio che ai tempi del Nigra e del Cerlogne, che nel 1907 pubblicava il suo Dictionnaire « patois »-francese· Una analisi del nostro Vocabolario deve dunque tener conto di tutti i passaggi sopra ricordati ed esprirnerc un giudizio su ciascuno di essi. Cominciamo, seguendo l'ordine crnnologico inverso, dalla riproduzione anastatica effettuata dalla « Bottega d'Erasmo ». L'iniziativa è, per i mo– tivi già accennati, lodevole e meri ta anzi di non restare isolata, ma di essere seguita da altre del genere. In questo caso particolare, tuttavia, sarebbe stato bene far precedere il testo da una tavola relativa alla descri– zione fonetica la quale, se pure è largarnente semplificata, puo creare del– le difficoltà nel lettore non specializzato, vale a dire proprio quello al quale questa nuova edizione intende rivolgersi. È vero, infatti, che con il testo è anche stata riprodotta l'avvertenza del Pasquali relativa alla grafia adottata, ma tale avvertenza si limita a precisare che la trascrizio– ne è la stessa propos ta dall'Ascoli e impiegata di norrna dall' « Archivio Glottologico Italiano » 9 : troppo poco, cioè, per chi di essa non ha no· zione alcuna. Inoltre, la parte del Vocabolario ( lettere A-K) pubblicata diretta– mente dal Pasquali contiene, a causa di un « equivoco » che una nota editoriale non precisa 10 , numerosi errori che sono stati corretti, rnano– scritto del Nigra alla rnano, dal Padre Zabatta 11 • Circa il valore di queste correzioni diremo tra breve ; per il momento ci limitiamo ad osservare che neuua nuova edizione sarebbe forse stato opportuno tenerne conto. Le correzioni apportate dal Padre Zabatta alla prima parte del no– stro V ocabolario ci consentono cornunque di dare un giudizio di massima sul lavoro compiuto dal Pasquali. Gli errori, numerosi, sembrano dovuti m massima parte alla inesatta trascrizione dal manoscritto e riguardano (8) Vogliamo ovviamente prescindere da C. MERLO, Note fonetiche sui dialetto franco– provenzale di Valtournanche, in: ID, X (1934), pp. 1-62; XX (1955-56), pp. 135-185; XXI (1956-57), pp. 163-194; XXII (1957-58), pp. 1-34; XXIII (1958-59), pp. 1-42 - as– sai preziose anche da! punto di vista lessicale, ma limitate alla sola Valtournanche - e dai materiali raccolti dogli Atlanti linguistici nazionali (per i quali v. «Roman. Jahrb. », VII (1955-56), pp. 55-61 e VIII (1957), pp. 63-74), perché non facilmente accessibili al non specialista. (9) V. I ntrod. cit., p. 11. (10) V. « Aevum », XV (1941), p. 353. (11 ) V. ibid.

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