BASA
Vocabolario Valdostano 281 Tuttavia, nonostante questa osservazione, che vedremo in seguito quanta sarà preziosa, non ero riuscito ad stabilire una sicura differenzia– zione geografica tra le due opere. Le semplici concordanze tra i due testi , ovvero le omissioni riscontrate nell'uno rispetto all'altro, non riuscivano infatti a illuminarmi di molto sul problema : era il caso di kuffrê « calzo– laio » segnalato sia dal Nigra che dal Cerlogne (coufë), ma ignorato da gli Atlanti nazionali, cbe si contrapponeva a quello di cordonnier, asscnte nel Nigra, ma sul quale concordavano Cerlogne e Atlanti 28 . Per contro, l'omissione del tipo francese oser accanto a enéalé 29 potrebbe far credere che il Nigra abbia raccolto il suo materiale prevalentemente nella Bassa Valle. Questa supposizione è invece contraddetta sia dal fatto che i ter– mini caratteristici della Bassa Valle vengono di norma indicati dall'A ., sia dall'assenza di altri termini caratteristici di quest'ultima zona : es. oy « sl » ; estomâk « petto » accanto ai corrispondenti we e peytrenna, esclusivamente limitati all'uso di Aosta e dell'alta Valle 30 • Un data più convincente ai fini della localizzazione del nostro V oca– bolario sembrava essere fornito dalla denominazione dell'aratro : ënrey. È vero che, a questo proposito, sarebbe stato indispensabile unire, all'esa– me della parola, quello relativo all'oggetto ; mi sembrava comunque ab– bastanza significativo il fatto che la sola attestazione di tale vocabolo fos– se riportata ( dall'ALI) per Leverogne d 'Arvier : ônrâi 31 . In conclusione, l'analisi lessicale del Vocabolario del Nigra non for– niva elementi contro la tesi sos tenuta dal Pasquali , che lo voleva localiz– zare a monte di Aosta, ma, neUo stesso tempo, non consentiva nemmeno di confortarla senz'altro. Unico dato certo restava l'osservata differenza fondamentale tra l'opera del Nigra, che raccoglieva soprattutto i tecnici– smi, e quella del Cerlogne, di carattere spiccatamente letterario. La casa, del resta, era già stata rilevata dal Pasquali 32 • Il problema si trovava a questo punto allorché una tempestiva e cor– tese segnalazione dell'amico René Willien di Aosta, insegnante elemen– tare, poeta dialettale e « conservateur » del Museo « Cerlogne » che l'Am– ministrazione Regionale ha voluto creare a St. Nicolas , mi ha consentito di risolvere in gran parte i dubbi sopra elencati, e in particolare quelli relativi ai rapporti tra i due vocabolari. Mi scriveva dunque, René Wil– lien , di aver trovato , tra i documenti conservati nel Museo, un certo nu– mero di lettere autografe inviate dal conte Costantino Nigra all'abate Cerlogne al fine di trattare l' « acquisto » di alcune migliaia di voci dialet- (28) V. Atlas Linguistique de la Fl"ance (ALF), c. 326; Atlante ltalo-Svizzero (AIS), c. 207 ; Atlante Linguistico Italiano, (ALI) v. 6304. Ceri. : cordognë. (29) Che è confermato dall'AIS , c. 1641 Cp e dall'ALI , v. 1647 . (30) Per we, v. ALF, c. 958 ; AIS, c. 1659 Cp ; ALI, v. 2935. (31) Il Cerlogne ignora tanto questo termine quanto tutti gli altri documentati dagli Atlanti linguistici: arn(h, talÇ, fori1o, ara; v. ALF, c. 246 ; AIS. c. 1434; ALI. v. 3545. (32) V. Introd. cit., p. 7, <love il materiale raccolto da! Nigra viene definito «assai più interessante » di quello offerto da! Cerlogne. V. anche il cit. art . in « Aosta », p. 122. 20
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