BASA

288 C. Gra.isi disposition pour répondre à d 'autres demandes » . E poco dopo : « Puis– que vous êtes si bon pour m'en accorder la permission, je me réserve, au besoin , de recourir encore à vous, comme j'aurai aussi recours à M. l'ab– bé Henry pour les notices et éclaircissements qui me seraient utiles » 48 . Non è pertanto possibile poter stabilire con certezza se qucsto nuovo ma– teriale sia staro forni to dal Cerlogne a dall 'Henry. Circa quest'ultimo nome , le notizie che fornisce il carteggio non ci consentono la sua identificazione con l'abate Giuseppe Henry di Cour– mayeur, anche se l'ipotesi appare pressoché certa . 3. - Ho creduto opportuno completare la presente Nota con alcu– ne osservazioni sui materiali che il Nigra ha utilizzato al fine di illustra– re le voci ricevute dal Cerlogne e sulla utili zzazione del Vocabolario nei suoi studi linguistici posteriori al 1897. Come si è detto sopra (p. 278), le note illustrative del Nigra sono costituite prevalentemente da rinvii a voci dialettali usate al di fuori del– la Valle d'Aosta, soprattutto in Piemonte in genere, nel Canavese e in Val Soana . Nei primi due casi è presumibile che egli si sia valso della sua conoscenza personale in quanta , corne tutti i borghesi canavesani, il Ni– gra doveva certamente parlare, accanto al dialetto del proprio paese, an– che il piemontese illustre cioè il torinese . Per le voci valsoanine il Nigra dovette invece servirsi dei ma teriali che, com'è noto e corne abbiamo del resto già ricordato ( v. p. 282), ave– vano costituiro per lui oggetto di studio. Tuttavia, siccome guesta attivi– tà occupa un discre Lo arco di tempo nella vita del Nigra - tra la pub– blicazione della Fonetica del dialetto di Valsoana 49 e quella dell'ultima serie delle Note etimologiche e lessicali so tra scorrono ben 23 anni - sa – rà interessante ritrovare le fonti dalle quali egli ricavo il materiale per i suo1 rmvu. Uno spoglio completo delle 74 voci valsoanine contenute nel nostro Vocabolario mi ha consentito di appura re che, di esse, ben 70 sono con– tenute nell'inedito taccuino nelle biblioteche dell'Istituto di Glottologia dell 'Università di Torino 51 • In 36 casi, anzi, la forma grafica è identiC<l nei due testi : âmpoa, biirt, brilâ, barri, éamba, éçr, éedre, éivra, d(~ê, dimenf,i, disando, divendro, fê , fiia, garâude, ge, gindro, karéa, kéudlo , kéudre, kréire, anta, lavenéi, mego, murro, pitodo, pitoda, piidi, po,~o, pundre, rager, solam, songo, son6, tedo, tindre. Sempre in questa serie, possiamo comprendere anche grata e berûa, che in Val Soana vengono usati con valore gergale. (48) In quel periodo d i tempo il Cerlogne risiedeva a Cantoira, in Vol d i Lonzo. Ciê) spiega perché egli abbia consigliato il N igra a r;vulgersi al l'abatc H enry. (49) V. AGI , III (1878), pp. 1-52. (50) V. qui sotto, p. 291, n. 60. (51) V. in proposito la Nora di F nANCA CrnAVEGNA, Su di un taccuino inedito di Cnstan– tino Nigra contenente termini dialettali della Val Soana, Estr. dagli « Atti dell 'Accademia delle Scienze di Torino », vol. 88 (1953-54 ).

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