BASA
Mati della Valle d'Aosta ne/ 1853 307 Il mm1stro degli Interni, mentre metteva a disposizione dell'inten– dente di I vrea tut te le truppe disponibili nella vicina Intendenza di Ver– celli, provvedeva il 28 dicembre ad avvertire il ministro di Grazia e Giustizia dei gravi avvenimenti della Valle: « Il Ministro sottoscritto riceve stamane per espresso ampi dettagli dal– l'Intendente Generale d'Ivrea dell'insurrezione già accennata ieri sera degli abitanti della Valle d 'Aosta e specialmente nci comuni di Cham– porcher e Pont-Bozet col pretesto del malcontento di quelle popolazioni per le nuove leggi d'imposte, ma evidentemente per abbattere le istitu– zioni per incitamento, corne pare, del Clero. Essendo il loro grido e motto, Viva il Re abbasso la Costitmione. E' da augurarsi che il moto venga arrestato e represso, e che i capi cadano nelle mani della giustizia . Ma giova che si proceda vivamente energicamente uniformemente nell'istruire il relativo procedimento tanto più che pare vada la cosa prendere larghe proporzioni ; stamane si ha pure sentore che le valli di Lanza e di Carey vogliano tentare uguale mo– vimento· Crederebbe percio bene Io scrivente... che il relativo procedi mento di tutti questi fatti fosse avocato al Magistrato d'Appello e che fosse subito istituito nella Valle d 'Aos ta e nei Comuni sopra indicati un Consigliere d'Appello assistito da un sostituto Consigliere d'Appello per l'opportuna efficace direzione ». Il 28 sera Santi arriva a Châtillon, da cui gli insorti erano pero già partiti e dove inutilmente l'intendente di Aosta , Racca, si era recato la sera prima per tentare di dissuaderli dal marc1are su Aosta 9 . nazionali di St- Martin, Donnaz e Bard è come se non esistessero ; non cosl quelle delh provincia d'Ivrea, le quali si riuni rono e fan no la guardia al paese rispettivo. Domattina col Capitano dei Carabinieri ci rechererno a Châtillon, ed uniti aile truppe proseguirassi l'inseguimento dei rivoltosi in numero di circa duemila armati di fucili, tridenti etc .. Ove sia bisogno di maggior truppa per comprimere il moto si speclirà una staffetta ; credesi pero si possa fare a meno, stante che si puo calcolare alla metà il numero di quelli stati costretti ad unirsi , a marciare con loro, i quali alla prima occasione di poterlo fare impunemente li abbandoneranno. Lo scrivente non abbandonerà il campo di azione e non si restituirà al suo posto d'Ivrea che dopo compressa intieramente il moto suddetto e ristabilita nella valle la tranquiJlità. P.S. - li sotroscritto crede suo dovere di aggiungere ch.e questa mattina procedendo ver– so Verrès e sapuro che colà si trovava tutta la massa degl'insorgenti, i quali avevano già fatto varii sfregi, e minacce a diverse persone, onde evitare disgrazie, ha creduto di mandare loro una Jettera d'intimazione di dover rostamente disciogliere l'attruppamento, promettendo loro che avrebbe fatto gli opportuni uf/izii onde ottenere che il Governo loro perdonasse ove la loro obbedienza fosse pronta e spontanea ; conoscendo che il parroco di Arnaz ... ha molta influenza su queste masse gli scrissi pur-e cfficiosamente a volersi incaricare di questa missione di pace che avrebbe risparmiate moite lacrime a gr.an numero di famiglie; fino ad ara non ottenne alcuni risultato dalLe fatte pratiche. (9) Cfr. nella stessa fonte il rapporta Santi del 28 dicembre 1853 da Châtillon : «La colonna richiesta per comprimere il moto rivoluzionario .. . è quest'oggi a Châtillon, que– sta mattina il corpo dcgl'insorti partiva aile ore 6 per Aosta ; il sottoscritto non ha potuto ancora sapere se abbia poturo entrare in città e se quella compagnia de' veterani aiutata dalla Guardia Nazionale abbia opposto un qualche resistenza ; ieri sera l'Intendente d'Aosta era qua a Chôtillon, e lento di clissLl:lclere quella masnada a progredire, ma bensl a disciü-
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