BASA
318 G. Talamo si riduceva all'adoprare buoni ufficii e non altro, né avvi ombra di dubbio che per il fatto dei medesimi il Governo possa ravvisarsi vincolato. Non puo lo scriven te disconvenire che l'In tcndente Racca non siasi attenuto alla legalità avvegnaché dovesse egli all 'apparire della gente ar– mata far fare le formazioni a termini della leggc, e quindi colla forza di– sperdere gli assembramen ti facendo prigioni gli opponentisi ; ma vuolsi, anzi devesi pur far caso della circostanza in cui trovavasi di trovarsi a fronte un'accozzaglia sfrenata in gran parte munita di fucili, e che egli la sera prima aveva visto in Châtillon, e da cui poco manco non fosse tenuto in arresto ; di far pur caso che ad ogni momento, e da tutta la montagna scendeva nuova gente ; che per non aver potuto procedere per Aosta la vettura corriera, non poté avere notizie dell'arrivo di forze ar– mate condotte dal sottoscritto, siccome lo preveniva il 27 con lettera da– tata da Pont-St.-Martin che alla sera del 28 dicembr.e e cos! dopo che la detta banda d'insorti presentavasi alle porte della città ; che sebbene sia stato lodevolissimo il contegno della milizia Nazionale, e che a questo solo più che alla persuasione di Monsignore e del conte Crotti si debbe la deposizione delle armi nella Chiesa di S. Rocco, non è poi cosa ben certa che impegnatasi la zuffa, e fatti i primi colpi di fuoco fossesi poi mantenuta ferma e salda al suo, posto, senza vacillare, segnatamente qua– lora fossero sopragiunte altre bande armate, le quali allo schioppettio sa– rebbero accorse, ed avrebbero per lo meno fatto passare una mala notte a tutta la città. Queste circostanze tutte lo scrivente crede <lover suo di esporre al Sig. Ministro ad onore della verità, e perché possano aversi presenti nel giudicare la condotta dell'Int. Racca il quale ora è fatto bersaglio a tutte le accuse dei diversi partiti in cui è divisa la città, e che dall'eccessivo zelo dello stesso C.te Crotti nel patrocinare la causa degl'insorti reste– rebbe pur pregiudicata la posizione del detto impiegato volendosi attri– buire maggior valore di quanto lo meriti quel malaugurato scritto, seb– bene non vedasi il lodato Signor Conte di s1 mal animo per voler far soverchiamente pesare il rigore del Ministero contro il Cav. Racca il quale solo per evitare disgrazie , e spargimento di sangue fé prova di troppa lon– ganimità. Ma la passione sovente acceca e fa travedere ed in questa pratica, se ben se ne esaminassero tutte le parti apparisce che alquanto di passione vi sia per parte del Conte Crotti nel voler attenuare la colpabilità di que– gl'insorti, nel difendere e patrocinare con tutti i possibili mezzi la loro causa e far si di ottenere a loro pro il condono di ogni pena. Il Ministero più chiaroveggente di quanto lo sia chi scrive farà pero tutto quanto sovra quel caso che crederà, mostrandosi pago e sodisfatto se avrà potuto spargere un po' di luce su questo disgraziato fatto che potrebbe riescir dannoso ad un impiegato il quale si è trovato in circostanze da esser com– patito, ed a cui riguardo l'applicazione della legge non par debba esserc
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